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26/02/2020

economia

Gestire la transizione dal carbonio ad altre risorse

Edmund (Columbia Treadneedle): il 2020 offre opportunità d'investimento interessanti in settori quali le stazioni di ricarica per veicoli elettrici, i data center e le telecomunicazioni che alimentano le città intelligenti

Che siano i trasporti, l'energia o i servizi di pubblica utilità, le infrastrutture europee giocheranno un ruolo fondamentale nella transizione verso un mondo più verde e una società migliore. E proprio mentre le infrastrutture verdi vengono costruite, urge la necessità di decarbonizzare quelle inquinanti e ormai obsolete che forniscono servizi essenziali.
Le opportunità d'investimento in infrastrutture sostenibili non includono solo gli attivi più ovvi, come i parchi eolici o solari generatori di energia pulita. Gli investitori possono investire anche in nuovi tipi di infrastrutture, come le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici, l'efficienza energetica e il teleriscaldamento ecologico. Ma anche le imprese elettriche o di trasporto tradizionali impegnate a ridurre la loro impronta di carbonio rappresentano opportunità d'investimento allettanti.

2019: un anno di attività sostenuta

Nel 2019 la raccolta di capitali degli attivi infrastrutturali si è mantenuta vicina ai massimi storici del 2018 (88 miliardi di dollari), in virtù dell'attrattiva di questi investimenti, che offrono rendimenti relativamente elevati in un periodo caratterizzato da tassi di interesse estremamente bassi se non negativi a livello globale.

È inoltre cresciuto l'interesse per il tema della sostenibilità; i cittadini, tuttavia, non chiedono solo un mondo più pulito ma anche una società più equa, un argomento sempre più caldo dell'agenda politica. Si riscontra, in effetti, una maggiore consapevolezza del fatto che alcune infrastrutture essenziali come le aziende idriche necessitano di una licenza sociale per poter operare.
Eppure, nel 2019 gli investimenti nelle società di infrastrutture di medie dimensioni sono stati decisamente inferiori rispetto ai livelli record di un paio di anni prima, che trascinavano i prezzi al rialzo e i rendimenti al ribasso. In generale, i rendimenti medi degli attivi infrastrutturali di società di medie dimensioni nei settori core dei trasporti, dell'energia e dei servizi pubblici si attestano saldamente nel range del 7-9%.
Fa eccezione il segmento operativo delle energie rinnovabili, dove si nota una maggiore pressione sui prezzi dovuta all'aumento della liquidità e al desiderio degli investitori di rafforzare le loro allocazioni sostenibili. Per contro, gli attivi più ricercati delle società di maggiori dimensioni, che richiedono investimenti azionari di almeno 300 milioni di euro, offrono spesso rendimenti inferiori, in quanto questi tipi di asset sono soggetti a un'accesa concorrenza tra i maggiori investitori in infrastrutture.


Per Columbia Threadneedle Investments, il 2019 è stato un anno importante in quanto abbiamo deciso di effettuare il nostro primo investimento di questo tipo.

L'interesse aumenterà nel 2020

Nel 2020 l'interesse per le infrastrutture sostenibili può solo aumentare. Dopo aver dichiarato lo "stato di emergenza climatica", l'UE sta introducendo un gold standard sugli investimenti verdi, un'iniziativa che non può che imprimere slancio agli investimenti, soprattutto tra gli investitori istituzionali. La "tassonomia" della finanza sostenibile, per usare il gergo di Bruxelles, dovrebbe essere integrata nel diritto dell'UE nel prossimo futuro.
Nel frattempo, la maggiore frequenza di fenomeni meteorologici estremi continuerà ad accrescere la consapevolezza in materia di sostenibilità. Per le infrastrutture critiche, si tratta di una lama a doppio taglio. Pensate ai porti e alle linee ferroviarie danneggiati dalle tempeste nel Regno Unito nel 2013. O all'ondata di caldo che ha investito l'Europa nell'estate del 2019 e che in Germania ha fatto sciogliere tratti di strade asfaltate e piegare binari ferroviari.


I danni provocati dal caldo estremo, dalla siccità nell'Europa meridionale e dalle inondazioni costiere sono probabilmente destinati ad aggravarsi.
Le infrastrutture sostenibili devono pertanto essere tali da due punti di vista: non basta che producano un impatto positivo su ambiente e società, devono anche essere resistenti agli effetti del cambiamento climatico. La capacità di valutare e incorporare l'impatto dei rischi climatici di natura fisica nelle analisi di investimento rappresenta un elemento importante per prepararsi a conseguire rendimenti sostenibili e di lungo periodo nel futuro più impegnativo che ci aspetta.
Gli investitori comprendono sempre di più l'importanza di avere un portafoglio diversificato per attenuare il rischio. I veicoli di tipo aperto dispongono della flessibilità necessaria per garantire una maggiore diversificazione, rispetto ai tradizionali veicoli d'investimento in infrastrutture caratterizzati da una durata di conservazione e un periodo di investimento fissi.

Investire in attivi in transizione

Per quanto riguarda gli attivi infrastrutturali di medie dimensioni, il 2020 continuerà a offrire l'opportunità di acquistare attivi con tassi di rendimento interno target pari a circa l'8-10% annuo, ascrivibile per un buon 5-7% al reddito e per il resto dall'apprezzamento del valore dell'asset nel tempo.


Il mezzo ideale per conseguire tale risultato è un fondo di tipo aperto a durata indeterminata che possa aumentare il proprio investimento sul lungo termine, spesso per finanziare la transizione verso una riduzione delle emissioni di CO2. Per esempio, anche se Condor Ferries continuerà a utilizzare il diesel nel breve termine, la società fornisce un servizio essenziale alla comunità delle Isole del Canale e ha un notevole potenziale per ridurre la sua impronta di carbonio nel tempo sostituendo i vascelli obsoleti con imbarcazioni ibride ed elettriche nel medio-lungo termine.
Il 2020 ci offre opportunità d'investimento interessanti in settori quali le stazioni di ricarica per veicoli elettrici, i data center e le telecomunicazioni che alimentano le città intelligenti. Nell'universo delle società di medie dimensioni, il fatto che gli attivi siano soggetti a una concorrenza relativamente contenuta fa sì che le valutazioni restino su livelli ragionevoli e che i rendimenti siano elevati. Un'eccezione, in questo senso, potrebbe essere rappresentata dalle classiche infrastrutture di energia sostenibile come i parchi eolici, che richiedono valutazioni elevate.



Ma c'è anche una crescente consapevolezza del fatto che limitarsi a investire in infrastrutture sostenibili con una bassa impronta di carbonio non basta. Molti degli attivi infrastrutturali europei emettono notevoli quantità di CO2 ma la società non può funzionare senza di loro. Gestirne il passaggio verso una riduzione delle emissioni è senza dubbio più produttivo. In altre parole, non è sufficiente considerare l'impronta di carbonio, ma bisogna iniziare a gestirne la transizione.

Ingrid Edmund, Gestore di portafoglio senior, investimenti in infrastrutture presso Columbia Treadneedle Investments


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