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Editoriale
Decrescita infelice ma ecologica
L'anno si chiude nel segno della demagogia e dell'irresponsabilità di una legge di bilancio che non conosce il concetto di buon senso e neanche quello di consequenzialità. Due facili esempi: Plastic-Tax e Sugar-Tax. Qualcuno dice: "che cosa vuoi che sia un aumento di 40-50 centesimi per l'acquisto di una bottiglia di una bevanda?". La risposta è: "la Coca-Cola chiude il sito produttivo in Sicilia e si trasferisce in Albania".
E' il combinato disposto di due tasse ideologiche, l'esatto contrario di quello che il Paese ha bisogno. Chi ha pensato e scritto queste nuove gabelle ha ragionato solo in termini di entrate, peraltro scarse, ma non ha considerato che in questo modo mette in crisi interi sistemi produttivi. Penalizzando inoltre le classi meno abbienti, per cui un aumento di 50 centesimi su una bottiglia che costa mediamente 1,5 euro rappresenta un incremento di un terzo. Una logica da "tassassini", visto che al governo nutrono odio verso PMI, commercianti e partite IVA, e l'hanno espresso sotto forma di nuove imposizioni.
E' una legge finanziaria che venduta sui media come "di espansione", sarà invece la pietra tombale su molte attività produttive, che hanno già annunciato la chiusura al 31 dicembre. In nome del New Green Deal si distrugge il lavoro. In nome della decrescita felice (degli altri) questo governo si avvia verso un ulteriore round di macelleria sociale. Senza contare che dopo aver strombazzato di aver coraggiosamente e con senso di responsabilità evitato le clausole di salvaguardia (leggasi aumento dell'IVA) per 23 miliardi, ne hanno messe per 47,1 per il biennio 2020-21 (comprese nuove accise), più del doppio! Questo governo dalle mille anime e un solo scopo, la poltrona, si sta rivelando tra i peggiori di sempre.
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