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Editoriale
Il dividendo di Draghi
Da qualche giorno Christine Lagarde è diventata a tutti gli effetti il capo della BCE. Al momento non avrà grandi margini di manovra, visto che Draghi ha lasciato il cammino della Banca centrale ben impostato sui binari del QE per almeno sei mesi a partire dalla scadenza del suo mandato. Ma, per parlar fuori di metafora, qual è stato il dividendo di questo mandato a guida italiana? Secondo Juncker, "Draghi ha salvato l'euro". Ma da chi o cosa, visto che proprio Supermario lo aveva definito irreversibile? A parere di molti, anche di qualche Nobel alla Ashoka Mody - autore di "Eurotragedy" . l'ex presidente della BCE ha fallito il suo obiettivo, l'unico che aveva: portare e mantenere l'inflazione intorno al 2%. Il fallimento sta nei numeri: nella zona dell'euro siamo molto al di sotto di quella cifra, sfiorando costantemente la deflazione. Senza contare che poi Draghi ha allargato il suo raggio di competenze. La moneta unica si è più volte svalutata sul dollaro, causando l'ira di Trump. Ha fatto però felici Germania e Olanda, titolari di grandi surplus commerciali grazie all'export. Ha sfoderato armi "non convenzionali", ma non è riuscito a trasferire le immissioni di liquidità a vario titolo della BCE all'economia reale, facendo ancora la felicità dell'alta finanza e delle multinazionali. Sotto di lui sono fallite alcune banche mentre ad altre sono stati concessi gli aiuti di stato (indovinate dove?). In più in Italia abbiamo avuto il problema degli NPL, generato e risolto sempre a favore dei soliti noti, e l'acuirsi della bufala dei saldi Target 2. Quindi, quando si parla della "grande capacità di gestione" di Draghi, che cosa si intende esattamente?
Claudio Gandolfo
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