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23/10/2019

idee

Faggin: usare la tecnologia per avvicinarci alla nostra umanità

Dialogo su innovazione e futuro, su prospettive e opportunità

Abbiamo incontrato Federico Faggin, presidente della Federico & Elvia Faggin Foundation durante il recente Singularity University Italy Summit a Milano ed è stata l'occasione per fare una bella chiacchierata intorno ai temi dell'innovazione e della tecnologia.

Viviamo un momento di cambiamento, ma lei che è stato il motore della trasformazione del mondo con le sue invenzioni, come sta percependo questo cambiamento?

Il cambiamento che vedo nel mondo della tecnologia è che sta mutando il mondo del business e lo vedo anche in Italia. Le idee oggi riescono più facilmente ad essere realizzate anche in un clima di piccola azienda, perché da sempre quello è un ambito ricco di energia.
C'è una grande capacità sia di lavorare sia di inventare e anche una capacità di lavorare insieme, in un team.
I creativi hanno avuto una storia ormai ben codificata negli Stati Uniti, concentrati nella Silicon Valley, dove migliaia di aziende sono state fondate e centinaia di loro hanno avuto grande successo. Basta pensare ad Apple, Google o Intel.



Quindi c'è speranza per il nostro Paese?

Questo processo sta accelerando oggi anche in Italia, Paese in cui nel passato le aziende erano più frutto di una persona che aveva avuto un'intuizione, ma la tecnologia richiede l'impegno di un gruppo e di diverse competenze. E' necessario capire che bisogna imparare a lavorare in questa maniera come team e non come famiglia, vista la presenza di tante aziende familiari. Ma vedo tanta curiosità e innovazione in Italia. Queste nuove tecnologie che stanno avanzando hanno raggiunto un livello di capacità trasformativa che amplifica i benefici e quindi aumenta anche l'opportunità di nuove invenzioni, di nuovi metodi di lavoro e così via.

Dove vede i migliori ambiti in cui l'innovazione può fare la differenza?

Vedo soprattutto nell'educazione un'enorme opportunità di cambiare il Paese. Vedo opportunità per aiutare le persone ad apprendere in maniera intelligente e gli insegnanti dovrebbero concentrarsi più su come far capire ai ragazzi come funzionano le cose rispetto a ripetere quello che annoia.

In un futuro molto ravvicinato avremo un tipo di lavoro e un tipo di scuola diversi e questo è inevitabile. Secondo me, si potrebbero formare gli studenti molto meglio di come si formano oggi usando meglio gli strumenti, e poi l'uso dell'intelligenza artificiale e della robotica potrebbe portare grandi giovamenti, anche a livello etico. Dobbiamo pensare a un approccio differente rispetto al concetto di umanità e rispolverare il senso più bello della parola.

Umanità e tecnologia si incontrano?

Io credo nelle capacità umane. nel saper capire come come trasformare noi stessi in persone più compassionevoli ed empatiche e nell'uso di una tecnologia per il bene di tutti. Anche se questo suona molto come Pollyanna è in realtà quello che si deve fare.

Come si può trasmettere la cultura del digitale, dell'innovazione e della tecnologia?

Di solito è sempre attraverso l'esempio che si riesce a trasformare le persone. Quando le persone vedono che una persona ha avuto successo, che si è trasformata, le stesse sono invogliate a imitarla.


Noi tutti impariamo in questo modo, imitando i genitori prima, i maestri e professori dopo. Le persone che ci ispirano sono molto importanti e una questa è una via maestra. Poi naturalmente c'è l'innovazione scientifica che oggi è in grado di presentare i risultati anche attraverso spettacolarizzazioni che affascinano le persone.

Ma che futuro abbiamo davanti?

Bisogna inventarsi un futuro con le nuove tecnologie che abbiamo a disposizione. Siccome queste tecnologie non c'erano 30 anni fa nessuno può dire come si fa e si deve sperimentare, si deve trovare la strada attraverso la buona volontà e attraverso l'impegno. Io in questo momento sono più affascinato dall'uomo che dalla tecnologia, sono affascinato delle capacità umane che sono ancora inesplorate e che spero che con la tecnologia, liberando l'uomo dei lavori ripetitivi e da quelli che annoiano, si possa ritrovare l'attenzione verso la sua spiritualità. In fondo, la capacità umana di capire se stessi, di conoscere se stessi e il mondo, conoscere gli altri è molto affascinante.


Il vero futuro dell'umanità è capire meglio il mondo e sorprendersi del fatto che sia molto più ricco di quello che abbiamo finora compreso. Dobbiamo usare la tecnologia in modo da avvicinarci alla nostra umanità e la nostra interiorità, per riscoprire la nostra spiritualità.


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