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09/10/2019

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Il problema dei pagamenti elettronici non è banale ed erode ricchezza

Si è portati a credere che sia un problema di semplicità, ma è chiaro che sia un business enorme

Parto con una domanda: ma secondo voi, Apple, Amazon, Google, Samsung, Alibaba, Tencent, Facebook che addirittura vuole farsi una moneta, PayPal e via di seguito si sono tutte buttate a capofitto nel mondo dei pagamenti elettronici solo per praticità?
Non vi sorge il dubbio che i pagamenti elettronici siano un business enorme, clamoroso, che ovviamente rende queste aziende ricchissime e di fatto sottrae ricchezza al mercato?
Vi siete mai chiesti perché alcuni circuiti di carte di credito non sono ben viste dagli esercenti?
Semplice: si chiama commissione.
La commissione è quanto un esercente deve pagare per gestire il pagamento e la riscossione. Stiamo parlando di pochi punti percentuali, ma di fatto sono punti percentuali che finiscono nelle tasche di qualcuno. Tralascio, per semplicità, anche i costi del canone, assicurazione e manutenzione.
Non è un problema banale, perché la moneta, il denaro, nasce proprio per evitare che nascano dei fraintendimenti e fare in modo che "uno valga uno".
Con i pagamenti elettronici, uno non vale uno, ma vale uno meno una piccola percentuale, semplificando facciamo 1%.


Quindi, se paghiamo l'idraulico, dietro fattura, con 100 euro, con un pagamento elettronico lui riceverà, per altro non subito, 99 euro.
Quando esce e va a fare il pieno di benzina, spenderà 99 euro, ma il benzinaio ne avrà a disposizione 98 per andare a fare la spesa, pagherà 98 e l'esercente ne avrà a disposizione, ripeto nemmeno subito, 97 per andare a comprarsi la nuova divisa. E via di seguito, fino a che quei soldi finiscono per aver pagato le commissioni.
Ogni transazione erode la cifra di partenza e l'uno per cento è una percentuale ottima, cosa che non accade se si paga in contanti e soprattutto si ricevono e si possono spendere immediatamente.
Questo è l'elemento che deve fare riflettere e su cui si deve discutere se si vuole davvero far decollare il pagamento elettronico perché è più pratico e sicuro.
Ma c'è di più: le aziende che ho citato all'inizio, le cosiddette Big Tech, hanno anche il vantaggio di estrapolare i dati degli utenti, fornire servizi più puntuali e quindi estrarre ancora più valore.
Non è un caso che sui pagamenti elettronici vi sia grande concentrazione, perché il business è rilevante, non riguarda più solo il sistema bancario ed è in gioco il futuro dell'economia.


Teniamo presente che anche la gestione della moneta ha un costo, per lo Stato (gli Stati in caso dell'Euro) per la stampa, stoccaggio e consegna, ma anche per le banche, tanto che pretendono un fee per la riscossione.
Una partita aperta, ma non può essere una sfida demagogica e comunque il futuro non si può fermare, al limite si può regolamentare attraverso leggi che riequilibrino il sistema. @gigibeltrame su LinkedIn e su Twitter 
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PS: BusinessCommunity.it è partner storico del Salone dei Pagamenti, trattiamo questo tema con continuità da sempre, e abbiamo dedicato una cover story a Satispay quando ancora era poco più più di una startup promettente.  


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