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09/10/2019

idee

Proprietà intellettuale: in Italia è legata a quasi un posto di lavoro su tre

Le industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale generano quasi il 47% del PIL. A livello dell'UE, circa un posto di lavoro su tre e il 45% di tutta l'attività economica

Le industrie che fanno un uso intensivo di diritti di proprietà intellettuale (DPI) quali brevetti, marchi, disegni e modelli industriali e diritti di autore, generano il 45% di tutta l'attività economica (PIL) nell'UE, per un valore di 6.600 miliardi di euro, e rappresentano 63 milioni di posti di lavoro (29,2% di tutti i posti di lavoro). Altri 21 milioni di posti di lavoro sono creati in tutta l'UE nei settori che forniscono prodotti e servizi a queste industrie.
In Italia, le industrie che fanno un uso intensivo di DPI generano all'incirca sette milioni di posti di lavoro (il 31,5% di tutti i posti di lavoro) e contribuiscono con 774 miliardi di euro al PIL dell'Italia (46,9% del PIL italiano).
Sono questi i risultati di una relazione congiunta pubblicata dall'Ufficio europeo dei brevetti (UEB) e dall'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), che analizza l'impatto dei settori industriali ad alta intensità di diritti di PI sull'economia dell'UE tra il 2014 e il 2016.


Nel periodo in esame, l'occupazione nelle industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale in tutta l'UE è cresciuta di 1,3 milioni di posti di lavoro rispetto al periodo 2011 2013, mentre l'occupazione totale nei 28 Stati membri dell'UE è leggermente diminuita.
Il valore aggiunto per dipendente in queste industrie è superiore a quello del resto dell'economia. Di conseguenza, le industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale corrispondono ai propri dipendenti retribuzioni notevolmente più elevate rispetto ad altre industrie, con un premio salariale pari in media al 47 %. Tali industrie rappresentano inoltre la quota maggiore degli scambi di merci e servizi tra l'UE e le altre regioni del mondo (81%).
Secondo il Direttore esecutivo dell'EUIPO, Christian Archambeau, "Le industrie che utilizzano intensamente diritti di proprietà intellettuale svolgono un ruolo cruciale nell'accrescere la prosperità dell'UE e nel garantirne il futuro economico. Sono più resilienti di fronte alla crisi economica e più innovative. La nostra sfida consiste nel far sì che tutte le imprese e tutti gli imprenditori possano proteggere i loro DPI, in particolare nel settore delle PMI".


António Campinos, presidente dell'Ufficio Europeo dei Brevetti (nella foto), ha affermato: "L'importanza delle industrie ad alta intensità di DPI rispecchia la forza dell'economia basata sulla conoscenza in Europa. Le imprese di questi settori spesso depositano serie di diritti di proprietà intellettuale per proteggere le proprie attività intellettuali. Questa strategia crea prodotti e servizi ad alto valore aggiunto, contribuendo in tal modo a garantire la competitività a lungo termine dell'Europa".
La relazione è la terza di una serie che monitora il contributo delle industrie che fanno un uso superiore alla media di marchi, disegni e modelli, brevetti, diritti di autore, indicazioni geografiche e privative per ritrovati vegetali, alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro nell'UE.

L'Italia in primo piano

In Italia, il contributo al PIL delle industrie che usano in maniera intensiva marchi, disegni e modelli, brevetti, privative per ritrovati vegetali e indicazioni geografiche è superiore alla media. Le industrie che fanno un uso intensivo di disegni e modelli generano 3,79 milioni di posti di lavoro (17,2% di tutti i posti di lavoro) e contribuiscono con 279 miliardi di euro al PIL dell'Italia (16,9 % del PIL), ben al di sopra della media UE.




Il design industriale quale motore per la creazione di posti di lavoro

L'UE vanta una ricca tradizione di disegni e modelli ed è leader mondiale nel design industriale. Le industrie che fanno un uso intensivo di disegni e modelli hanno un forte impatto economico in tutti i 28 Stati membri dell'UE. In totale, i settori industriali che utilizzano diritti sui disegni e modelli rappresentano 30,7 milioni di posti di lavoro diretti e contribuiscono per il 16,2% al PIL totale dell'UE. Nel periodo dello studio sono stati creati altri 14,3 milioni di posti di lavoro in industrie di supporto. Inoltre, nel 2016 le esportazioni in questo settore hanno generato un'eccedenza commerciale di oltre 66 miliardi di euro.

Intensità dei marchi

Le registrazioni di marchi sono spesso indicative di un futuro successo commerciale, consolidano il marchio di una società e ne sottolineano il carattere distintivo sul mercato. Le industrie che fanno un uso intensivo di marchi generano 46,7 milioni di posti di lavoro e contribuiscono al 37 % del PIL dell'UE. Le stesse industrie inoltre pagano stipendi del 48% superiori rispetto a quelle che non utilizzano DPI.




Tecnologie emergenti

Per quanto riguarda le tecnologie di attenuazione dei cambiamenti climatici, nel periodo in esame i settori industriali ad alta intensità di brevetti hanno rappresentato il 2,5% dell'occupazione e il 4,7% del PIL dell'UE. Tali tecnologie sono importanti fattori di traino dell'UE nel contesto dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e del ruolo guida che le imprese dell'Unione assumono in questo settore tecnologico. Nel periodo interessato dallo studio, ai DPI nelle industrie manifatturiere avanzate, rappresentati da tecnologie della quarta rivoluzione industriale, sono riconducibili l'1,9% dell'occupazione e il 3,9 % del PIL dell'UE.


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