Usa il mouse, frecce o sfoglia se touch
Editoriale
Un Patto di stabilità elastico
"Allegria!" diceva Mike Bongiorno, di cui ricorre il decennale della morte. E' la prima cosa che è passata per la mente dopo aver udito il Presidente Mattarella affermare che per l'Unione Europea "il necessario riesame delle regole del Patto di stabilità può contribuire a una nuova fase".
Ma come: non era un testo sacro e quindi indiscutibile? E quel riesame di una norma a dir poco idiota non era il fulcro di chi ha vinto le elezioni per il Parlamento europeo ed è stato "sterilizzato" da un "cordone sanitario" sinceramente democratico? Lo stesso partito cui è stato imputato il tradimento perché non riuscendo più a portare avanti le proprie istanze, voleva speculare sul voto? Vorremo ricordare che il Patto di Stabilità è proprio quello che il governo giallo-verde avrebbe voluto non sforare (come la Francia) ma almeno avvicinare nei limiti (3% debito/Pil), e contro cui tutta l'Europa insorse violentemente, a partire dalla Commissione (ricordiamo le parole di Moscovici e Dombrovskis), per arrivare ai nostri partiti dell'allora opposizione.
Esce dal governo la componente verde, entra quella rossa e magicamente tutto è possibile. Persino i guardiani più arcigni dell'ortodossia di Maastricht ci guardano ora con occhi benevoli. E il patto di stabilità dall'esser scolpito nella pietra diventa scritto sulla sabbia. Non è proprio quella che si definisce onestà intellettuale, ma a Bruxelles, Francoforte, Parigi e Berlino va bene così. "Allegria", quindi.
Claudio Gandolfo
In questo numero
Idee e opinioni
Cover Story
Fare Business
Marketing
Digital Business
Finanza e investimenti
Sport Business
Leisure
BusinessCommunity.it
Settimanale economico finanziario
Direttore Responsabile:
Gigi Beltrame
Direttore Editoriale:
Claudio C. Gandolfo
Per informazioni clicca qui.