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04/09/2019

idee

Innovation manager: avanti tutta!

Pedretti (Manageritalia): con l'arrivo dei voucher per le PMI ora dobbiamo far partire l'innovazione e la digitalizzazione diffusa della nostra economia, per attraversare il Piave dello sviluppo una volta per tutte

Il 7 maggio 2019 è stato approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) il decreto che destina alle PMI un voucher per finanziare fino al 50% del costo dell'inserimento temporaneo in azienda, per un minimo di 9 mesi, di un Innovation Manager, per un massimo di 40mila euro a impresa.
Il voucher (o contributo a fondo perduto per l'azienda) - che sarà finanziato e quindi fruibile per gli anni 2020 e 2021 - potrà coprire i costi del contratto di consulenza dell'innovation manager, a seconda delle dimensioni dell'impresa, come segue:
a) per le micro e piccole imprese il contributo è pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 40mila euro,
b) per le medie imprese è del 30% fino a un massimo di 25mila euro,
c) nel caso dei contratti di rete (almeno 3 imprese) il voucher è del 50% fino a un massimo di 80mila euro.


Il decreto pubblicato in G.U. il 1° luglio sarà presto operativo, con un'ultima direttiva del MISE, con queste tappe:

- Formazione dell'elenco dei manager, dal 27 settembre al 25 ottobre, presso il MISE, i manager dell'innovazione dovranno inserire i loro dati, facendo riferimento all'eventuale elenco di un'organizzazione manageriale nel quale siano già registrati e certificati.


- Vetrina delle competenze, dal 25 ottobre presso il MISE le imprese potranno cercare e individuare l'innovation manager che soddisfa le loro esigenze.
- Domande delle imprese per la richiesta dei voucher, partirà con un click day ai primi di novembre.
- Istruzione e concessione dei voucher, entro fine anno il Mise approverà o meno le richieste di finanziamento. Come attivare il voucher per l'innovation manager

Le aziende rientranti nei requisiti devono inoltrare al MISE una domanda, in forma di progetto, di ammissione al contributo indicando l'innovation manager di cui intendono avvalersi.
In ogni caso, i manager dovranno essere scelti tra quelli presenti nella vetrina delle competenze presso il MISE. Tra questi manager, quelli accreditati anche presso gli elenchi delle organizzazioni dei manager, Manageritalia in testa, avranno qualche garanzia in più. L'elenco di Innovation Manager per il MISE di Manageritalia - XLabor (la divisione di Manageritalia per il mercato del lavoro manageriale) è in divenire ed è già pronto a rispondere alle domande delle aziende con liste e/o selezioni vere e proprie per permettere di trovare il professionista giusto in attesa del click day di novembre.

MANAGER, Informazioni e inserimento https://pos.li/2ctyhy , se in possesso dei requisiti richiesti, nell'elenco ufficiale degli Innovation Manager di Manageritalia gestito da XLabor per il MISE.
AZIENDA, Informazioni e richiesta https://pos.li/2ctyhz  del'Innovation Manager più in linea con le tue necessità. Una trasformazione digitale da fare in ogni caso

L'obiettivo del decreto, e di tutto il movimento culturale e imprenditoriale che deve scatenare, è chiaro. Infatti, l'avvento del digitale e della cosiddetta economia 4.0 impongono a tutte le aziende che vogliano stare sul mercato e competere di riconsiderare l'organizzazione del lavoro e il loro modello di business per poter cogliere i vantaggi dei processi di innovazione e trasformazione digitale. La trasformazione digitale è il processo di integrazione delle tecnologie in tutti gli aspetti del business di un'impresa, una grande e imprescindibile occasione per le aziende di aumentare la produttività e l'efficienza ed essere più flessibili e competitive.


Consiste in una profonda ristrutturazione del modello di business capace di interpretare i nuovi segnali dei mercati e dei consumatori. Non si tratta unicamente di digitalizzare i processi organizzativi - peraltro indispensabili - bensì di apportare conseguentemente nuovi approcci manageriali, culturali, organizzativi e anche creativi. Insomma, un vero cambio epocale per traghettare le imprese nella modernità.
Questo è il compito dell'Innovation Manager, la figura chiave per farlo.

E visto che il decreto si rivolge alle Pmi (aziende sino a 250 dipendenti) è opportuno chiarire, come emerge da chi sta già facendo la trasformazione digitale, che la dimensione dell'azienda non limita i vantaggi dati dalla digitalizzazione. Anzi per certi versi la Pmi potrebbe avere un vantaggio nell'implementazione perché meno complessa delle grandi aziende.
Il bisogno di far partire questa rivoluzione è ormai chiaro a tutti, tant'è che in una nostra indagine del 2018 a cura di AstraRicerche, il 74% dei lavoratori e il 96% dei manager italiani intervistati ha ravvisato quale driver della crescita economica l'impellente necessità di innovare in azienda e anche nell'organizzazione del lavoro.


Per far scoccare questa scintilla nelle nostre aziende - in quelle tante, troppe, soprattutto Pmi, che non hanno ancora colto queste opportunità - serve cultura manageriale e capacità di far entrare e mettere a terra l'innovazione.
L'Innovation manager, come dice il nome stesso, deve avere ampia, recente e provata esperienza manageriale maturata in contesti che hanno sviluppato innovazione, in particolare relativamente ad alcuni ambiti chiave del digitale e dell'industria 4.0.
Particolarmente importante anche la capacità del manager di agire come un playmaker per portare tutti i lavoratori ad abbracciare, in primis a livello culturale e di mindset, queste trasformazioni che devono toccare sinergicamente i principali o meglio a tendere tutti gli aspetti di business sotto elencati. I 10 Must Have dell'Innovation Manager

1. Far comprendere quali tecnologie e modelli organizzativi sia meglio adottare;
2. Integrare le tecnologie in tutti gli aspetti del business di un'impresa;
3. Ridefinire il modello di business per interpretare i nuovi segnali di mercati e clienti;
4.


Sviluppare un piano concreto di intervento con priorità e misure per far crescere il business;
5. Introdurre nuovi metodi lean e agile nella fase gestionale e produttiva;
6. Interpretare mercati e clienti per trasformare i processi di vendita;
7. Portare il cambiamento, grazie ad un'esperienza non legata a un settore di business specifico;
8. Favorire il change management per un'effettiva trasformazione culturale dell'azienda;
9. Apportare nuovi approcci manageriali, culturali, organizzativi e creativi;
10. Definire con l'azienda gli obiettivi da raggiungere e i KPI per valutare concretamente i progressi e i risultati.


E un Must Be: Approccio visionario, flessibile, creativo. Propositivo, si integra facilmente nell'azienda, si aggiorna costantemente su nuovi trend e tecnologie digitali. A questo punto la palla passa a tutte le aziende italiane. Il voucher è un importante segnale e incentivo concreto per chi saprà coglierlo e comunque riservato alla vastissima platea delle imprese sino a 250 dipendenti. Importante è che la trasformazione digitale delle nostre imprese, già in atto solo in uno sparuto numero di quelle più avanzate, divenga un must per tutti.



Determinante sarà quindi che il finanziamento, che è comunque limitato, serva da volano per far partire questo processo e creare le prime storie virtuose che diano il "la" a un vero salto culturale e di gestione aziendale e che ci sia un numero sempre maggiore di imprese capaci di sfruttare l'opportunità della trasformazione digitale e dell'upgrade manageriale e competitivo.
Sin da subito quindi, che vogliano chiedere il voucher o meno, le imprese potranno trovare i migliori manager dell'innovazione presso l'Elenco di Manageritalia - XLabor per il MISE.
Siamo in prima linea per far accadere questa virtuosa unione tra managerialità e imprenditoria, anche grazie a questo finanziamento.
Ma oltre al finanziamento abbiamo molto di più e soprattutto tutti insieme, noi attori della business community, dobbiamo fare molto di più. Facciamolo. Enrico Pedretti, direttore marketing Manageritalia


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