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29/05/2019

marketing

Amazon, Alibaba e McDonald's al top della BrandZ Top 75 Most Valuable Global Retail Brands

Roth (WPP): l'elemento umano incontra gli algoritmi e permette al retail di essere sempre più digitale, ma anche più sensibile e umanizzato

L'uso di tecnologie come l'intelligenza artificiale e la data analytics, ha permesso all'eCommerce di offrire ai propri utenti numerosi benefici in linea con le loro esigenze, sostenendo una crescita del 33% del valore del brand per i player più forti in ambito Retail, secondo quanto comunicato da WPP e Kantar.
Il ranking ed il report dello studio BrandZ Top 75 Most Valuable Global Retail Brands al suo secondo anno, analizzano i brand di distribuzione con focus moda, lusso e fast-food, brand che raggiungono un valore di 1.400 miliardi di dollari, con una crescita di 339 miliardi (+24%).
BrandZ è l'unico ranking di valutazione del brand che unisce l'analisi delle performance finanziarie dei Retailer, con le opinioni di milioni di consumatori intervistati in più di 50 Paesi nel mondo.
Il Brand di maggior valore a livello mondiale in ambito Retail, Amazon (315.5 miliardi di dollari), rappresenta circa un quarto (23%) del valore totale dei Top 75 Global Retail Brands. E' un punto di riferimento mondiale nel mondo dello shopping, fortemente impegnato a migliorare sempre più l'esperienza d'acquisto dei suoi clienti esistenti e potenziali.


Amazon non è però l'unico player. Il gigante cinese dell'e-commerce, Alibaba, il più grande player mondiale online e mobile, sta probabilmente offrendo più elementi innovativi di Amazon come l'attivazione di partnership con Starbucks (n.7 nel ranking) che gli permette di averlo appunto in tutte le properties Alibaba, innovando in modo dirompente il modello logistico per offrire consegne super-veloci. Il valore del suo brand è cresciuto del 48% raggiungendo i 131.2 miliardi di dollari, permettendogli di superare McDonald's (terzo in classifica).
David Roth, CEO - The Store WPP EMEA ed Asia e Chairman di BrandZ, ha commentato "Stiamo entrando nella terza era del digital retail, con l'elemento umano che incontra gli algoritmi e permette al retail di essere sempre più digitale, ma anche più sensibile e umanizzato.
Il ranking di quest'anno evidenzia inoltre l'importanza crescente dei retailer cinesi nell'eCommerce online e mobile e l'ascesa di Alibaba al secondo posto. E' l'area più avanzata dove e-commerce, mobile e retail fisico incontrano il consumatore".
Alcuni player online come la piattaforma tedesca Zalando, nuovo entrato nel ranking, hanno stupito il mondo attestandosi nel primo anno, alla 62° posizione grazie alla grande attenzione posta sul servizio offerto.


Se da un lato l'eCommerce è sicuramente un fattore chiave di successo, un'esperienza coinvolgente nel punto vendita resta comunque un elemento chiave del complesso puzzle distributivo.
Nike (n.5) e Nordstrom (n.63) sono fra i molti Retailer che hanno lanciato punti vendita esperienziali, pensati appositamente per offrire vicinanza ai propri brand e interazione ancor più personalizzata con staff ben formati. ALDI (n.19), la catena discount, sta modificando il format distributivo altamente standardizzato dei propri punti vendita verso proposte, come l'offerta di cibo pronto a consumatori in mobilità, nei loro viaggi giornalieri da e per il luogo di lavoro, proposte innovative per il proprio modello di business che offrono maggior flessibilità per i clienti e miglior servizio nella soddisfazione della shopping trip mission.
Graham Staplehurst, Global Strategy Director per BrandZ in Kantar, ha aggiunto: "Quello su cui i player dell'eCommerce hanno capitalizzato maggiormente è la grande importanza dello "human touch" per il retail online. L'accesso come mai prima d'ora all'uso del pc, da un lato, e alla disponibilità per così dire illimitata alla connessione dati, così come l'intelligenza artificiale e le interfacce visual e della tecnologia voce, offrono a Retailer e Brand l'opportunità di assorbire e processare un gran numero di informazioni ma in un certo qual senso riportano la shopping experience all'interno della sfera umana".



Alcuni fra i trend chiave evidenziati nello studio di quest'anno di BrandZ Retail:
- McDonald's continua a dominare il fast food - Nonostante la discesa al 3° posto nel ranking retail di quest'anno, superato da Alibaba, questo retailer alimentare è ancora il retailer food di maggior valore a livello globale. E' riuscito a rispondere con successo alla domanda crescente di cibo più salutare e packaging più sostenibile per il pianeta. Migliorando la consegna inoltre, con una partnership con Uber Eats, ha sostenuto la crescita di quest'ultimo (+18%) e gli ha permesso di raggiungere un valore di brand pari a 130.4 miliardi di dollari.
- I trend "athleisure" sostengono il successo di Lululemon, garantendogli la leadership per crescita (fastest riser 2019), mentre Nike resta al comando del ranking nell'Abbigliamento - Tessuti innovativi e design che offrono duplice utilizzo, per sport e tempo libero, hanno sostenuto l'exploit di Lululemon: un incredibile 94%! Oggi al 35° posto nel ranking con un valore della marca di 6.9 miliardi di dollari. Nike è il primo retailer nell'abbigliamento (n.5 nel ranking retailer globale) con un valore di 47.


4 miliardi di dollari, mentre Adidas (n.20) è cresciuto comunque del 13% ed ha raggiunto i 13.4 miliardi di dollari.
- Levi's entra nel ranking - Il leggendario brand del denim entra nel ranking retail grazie all'IPO di quest'anno. Dopo anni in cui le donne hanno preferito i fuseaux da yoga ai jeans, Levi's ha rifocalizzato negli ultimi anni il proprio posizionamento sulle donne, che ha portato una decisa crescita in nuovi mercati, come Italia e Cina. Il valore del brand è oggi di 2.4 miliardi di dollari ed entra in classifica alla 74^ posizione.
- La democratizzazione del lusso ha sostenuto la crescita della categoria - I brand del Lusso stanno diventando più responsabili. Negli ultimi 5 anni, i 10 brand di maggior valore hanno migliorato la propria responsabilità sociale ed ambientale percepita, rinforzando d'altro lato l'experience online. Nuovi modelli di business per vendita dell'usato o noleggio di beni di lusso stanno sostenendo la competitività in un settore di marche di grande tradizione. Alcuni dei principali brand sono cresciuti in modo significativo. Gucci (n. 11) per esempio, ha vissuto un radicale rinnovo creativo, che ha sostenuto la creatività ed il desiderio del brand, soprattutto fra i millennial cinesi.



- La brand equity è ancora importante per i retailer che sono focalizzati sul prezzo - Amazon, IKEA (n.15) e ALDI (n.19) vedono tutti una crescita del proprio brand value nel 2019, pur con una proposizione di basso prezzo, attraverso la costruzione di brand forti e l'offerta di un'esperienza d'acquisto positiva e coinvolgente. Altri brand del retail - come Adidas, Hermès e Lowe's giustificano invece il proprio posizionamento premium con una forte equity e continuano comunque a far crescere il valore del proprio brand.
- La consapevolezza del consumatore sui costi ambientali del fast fashion inizia ad avere impatto sui retailer - Zara (-10% oggi a 22.6 miliardi di dollari) ed H&M (-39% a 6.4 miliardi di dollari) stanno accusando il colpo della crescita recente della preoccupazione dell'opinione pubblica sui temi ambientali, come il costo di produzione, trasporto e vendita dei prodotti usa e getta.
- I brand di retail specialistico entrano nel ranking - Fra i 9 nuovi brand di quest'anno, ne troviamo alcuni particolarmente differenziati e con chiaro purpose.


Fra questi il brand sportivo The North Face (al 66° posto) e quello indiano di gioielleria Tanishq (al 72°).
Secondo Ian McGarrigle, Chairman del World Retail Congress, "In un contesto come quello attuale, di retail a grande velocità, gli shopper non si preoccupano del canale in cui si trovano o che utilizzano, quanto più di essere connessi, avere scelta, servizio e velocità di consegna. In un mondo dove "buono" non è più abbastanza, dove essere nella media può essere la peggior punizione in termini di vendite, i retailer riconoscono che il cambiamento è oggi necessario e imprescindibile. L'esperienza d'acquisto è un elemento fortemente differenziante per brand e retailer che intendano veicolare un'offerta premium o a basso prezzo. Il ranking ed il report BrandZ Retail focalizzano l'attenzione sui player che sono, purtroppo, a rischio e su quelli che stanno raccogliendo grandi successi, offrendo ai consumatori i prodotti a cui sono veramente interessati".
"Oggi per i consumatori e anche per gli shopper l'esperienza è quello che conta, più della proprietà materiale di ciò che si sta acquistando: lo dicono i dati dei nostri studi", ha commentato Federico Capeci, CEO Italy, Greece & Israel, Insights Division di Kantar.


"Le decisioni d'acquisto (se acquistare, cosa, dove e come) sono integrate da molti altri desideri, motivazioni, esigenze come l'interazione sociale, l'entertainment, la ricerca di qualcosa di sorprendente, la necessità di procedere nel percorso d'acquisto in momenti diversi, su canali diversi, all'interno di esperienze di vita che vengono ad integrare il mio shopper journey. Il mondo on e offline sono sempre più interconnessi e la Cina è un anticipatore in questo senso con grandi esempi come quello di Alibaba e JD, solo per citarne alcuni. Il loro focus sui dati ha facilitato un processo di feedback circolare importantissimo per un continuo fine tuning dell'offerta finalizzato alla soddisfazione del Cliente, sempre più attenti a deliziarlo e fare bene, ma anche per indirizzare con metodo il loro percorso di trasformazione e crescita. Oggi la lezione per i nostri Retailer è chiara: chi resta fermo, o si muove poco, sarà sopraffatto, è già sopraffatto, da chi invece, si muove a grandi balzi con al centro dei propri pensieri, il Cliente".


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