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Editoriale
Commissione UE e BCE: bocciati!
Siamo quasi arrivati alla scadenza del mandato e possiamo fare qualche considerazione prima del voto di maggio. Questa Commissione UE ha fallito. E con essa la BCE. Un'Europa modellata sulla Germania (e Paesi satelliti), basata su turbo export, austerity, compressione salariale e tagli al welfare, ha fatto crescere lo scontento in gran parte dei Paesi. Tutti, chi più chi meno, sono ormai in crisi economica per aver pedissequamente ottemperato ai voleri di Bruxelles e Francoforte. E stanno protestando.
Il malcontento verso le istituzioni comunitarie (viste come élite) sale, anche fuori dall'euro, spesso per l'incapacità di gestire l'immigrazione. Ai Paesi del Gruppo di Visegrad se ne sono aggiunti altri. E l'austerity in salsa alemanna ha fatto solo danni. In Italia c'è ora un governo gialloverde. In Francia ogni sabato che passa vede Macron sempre più nell'angolo e rabbioso.
In Spagna il dissenso verso il governo Sanchez sta montando da tempo. La Germania ha pensionato Merkel e vede l'AfD come un incubo. La Gran Bretagna ha addirittura votato per uscire dalla Comunità. Il prossimo Parlamento Europeo rischia di esser frammentato come non mai in partiti di Paesi diffidenti tra loro. Che gran risultato!
Riguardo alla BCE, Draghi ha immesso montagne di soldi nel comparto finanziario, senza aver ottenuto l'unico obiettivo che gli era stato assegnato: l'inflazione intorno al 2%. E alla fine del suo mandato il sistema bancario è più fragile di quando ha iniziato, mentre l'euro stesso è in discussione. Un altro ottimo risultato. Bocciati entrambi.
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