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07/11/2018

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Pagamenti fatture commerciali: Italia la più lenta d'Europa

Mancini (Atradius): nella UE 3 aziende su 5 lamentano difficoltà finanziarie a causa dei ritardi di pagamento dei clienti. Nel nostro Paese sono 4 su 5

Anche se ancora positiva, la crescita delle economie dell'Europa occidentale dovrebbe rallentare all'1,7% nel 2019, dal 2% nel 2018. La Brexit e le misure protezionistiche in gran parte statunitensi alimentano lo stress dei mercati di esportazione. Per questo, le aziende lamentano crescenti difficoltà finanziarie derivanti dalle criticità dei tempi di pagamento delle fatture.
In aumento, rispetto allo scorso anno, la percentuale di aziende in Europa (58%, rispetto al 56% di un anno fa) che lamentano disagi finanziari a causa della lentezza dei tempi d'incasso delle fatture commerciali, per forniture sia sul mercato domestico che all'export. E' quanto emerge dai risultati del "Barometro Atradius sui comportamenti di pagamento a livello internazionale - Risultati per l'Europa occidentale", il sondaggio annuale condotto da Atradius, tra i Gruppi leader nel mondo nel settore dell'assicurazione del credito commerciale, tra circa 3.000 aziende fornitrici sul mercato domestico ed all'export in 13 Paesi europei, tra cui l'Italia assieme a Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Spagna, Svezia, Svizzera e Paesi Bassi.


In media, in Europa occidentale, il 42% del totale delle fatture commerciali emesse dalle aziende fornitrici intervistate non è stato pagato alla scadenza contrattuale. Un punto percentuale in più rispetto allo scorso anno. Italia e Grecia le più colpite dai ritardi di pagamento dei clienti sul mercato domestico, con una media di quasi la metà del valore totale delle fatture commerciali non pagate alla scadenza. Per Gran Bretagna e Francia, invece, sono i clienti all'export i più lenti a pagare le fatture. Anche qui per oltre la metà del totale delle vendite a credito sui mercati esteri.
Lunghi tempi d'incasso delle fatture influiscono negativamente sulla liquidità delle aziende, aumentando il rischio di credito commerciale. Nell'ultimo anno, stando ai risultati del sondaggio Atradius, i tempi d'incasso delle fatture commerciali si sono maggiormente allungati anche per le imprese olandesi e britanniche (una media di 5 giorni in più rispetto allo scorso anno). Il DSO medio, ovvero l'indice che misura i giorni per l'incasso del credito, in Italia con 74 giorni resta il più alto in Europa occidentale (media di 44 giorni), anche in calo rispetto agli 85 dello scorso anno.


Il Barometro Atradius riporta anche le opinioni delle aziende fornitrici europee, comprese quelle italiane, sui principali rischi che potrebbero pregiudicare la crescita economica globale nei prossimi sei mesi. Il 45% delle aziende fornitrici intervistate in Europa, tra cui l'Italia, ritiene che l'eventuale trasformazione del protezionismo statunitense in guerra commerciale su scala mondiale potrebbe frenare drasticamente la crescita economica globale nei prossimi sei mesi. Le aziende fornitrici danesi sono le più preoccupate in merito (3 aziende su 5 esprimono tale opinione).
Secondo Andreas Tesch, Chief Market Officer di Atradius, "Per il 2019 si prevede un rallentamento della crescita economica globale. Questo verosimilmente frenerà il calo delle insolvenze globali, che il prossimo anno potrebbero non scendere più dell'1%. Nel complesso, quindi, le minori attese di crescita mondiale, insieme al peggioramento del rischio di credito commerciale sono dietro l'angolo. In quest'ottica, proteggere il fatturato a credito è di fondamentale importanza per le aziende. Assicurando i crediti si possono gestire gli inevitabili rischi connessi alle tempistiche d'incasso delle fatture commerciali, potendo altresì cogliere le opportunità di crescita aziendale derivanti da scambi commerciali sicuri e redditizio".



Massimo Mancini, Country Manager di Atradius per l'Italia, aggiunge che "le previsioni del nostro Barometro sui comportamenti di pagamento evidenziano per l'Italia un elevato livello di attenzione delle aziende per un possibile peggioramento del rischio di credito commerciale, e per le conseguenti ripercussioni sia sui conti economici che sul business. Preoccupazioni che molte aziende fornitrici hanno già provveduto a neutralizzare con gli strumenti assicurativi dei crediti commerciali, che rappresentano il più efficace scudo contro le congiunture negative dei mercati e che le stesse associazioni imprenditoriali consigliano per fare fronte a ritardi negli incassi e a possibili insolvenze da parte dei clienti".


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