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20/06/2018

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UE: in dirittura di arrivo i nuovi programmi Dogana e Fiscalis

Moscovici (Commissario UE): apportano, a costi minimi, un reale valore aggiunto europeo, offrendo alle autorità fiscali e doganali degli Stati membri vantaggi senza precedenti

La Commissione UE per il prossimo bilancio a lungo termine (periodo 2021-2027) propone misure finalizzate a una cooperazione fiscale e doganale migliore e più efficiente tra gli Stati membri.
Secondo Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, "per proteggere il territorio doganale dell'Unione europea e attuare le norme fiscali comuni è necessaria un'intensa cooperazione tra le competenti autorità nazionali. I nuovi programmi Dogana e Fiscalis concorreranno al conseguimento dell'obiettivo. Apportano infatti, a costi minimi, un reale valore aggiunto europeo, offrendo alle autorità fiscali e doganali degli Stati membri vantaggi senza precedenti sullo sfondo di una collaborazione nell'interesse delle imprese e dei cittadini dell'UE".
La Commissione propone di dare continuità all'impegno finanziario con 950 milioni di euro per il programma Dogana e con 270 milioni di euro per il programma Fiscalis, importi pari, rispettivamente, soltanto allo 0,07% e allo 0,02% del prossimo bilancio dell'UE.

Il programma Dogana

Il nuovo programma Dogana contribuirà all'instaurazione di un'Unione doganale moderna imperniata sugli interessi delle imprese e dei cittadini dell'UE:
- intensificando lo scambio di informazioni e di dati tra le amministrazioni doganali nazionali per migliorare le capacità di intercettazione dei movimenti di merci pericolose e contraffatte: nel 2017 sono stati sequestrati alle frontiere dell'UE, in totale, 2,7 milioni di munizioni e 188.

000 ordigni esplosivi;
- continuando a favorire l'intensificazione degli scambi commerciali: l'anno scorso le autorità doganali dell'UE hanno trattato 331 milioni di dichiarazioni;
- aiutando le autorità doganali nella tutela degli interessi finanziari ed economici dell'Unione e nell'esatta riscossione dei dazi doganali, dell'IVA all'importazione e delle accise. Il nuovo programma migliorerà la capacità delle amministrazioni doganali di gestire l'intensificazione degli scambi commerciali e l'evoluzione dei modelli economici e operativi, quali il commercio elettronico e la codifica a blocchi, e potenzierà la cooperazione e la formazione trasversalmente ai settori;
- predisponendo strategie migliori di gestione del rischio per tutelare gli interessi finanziari dell'UE e per aiutarla a rispondere meglio alle minacce per la sicurezza e alla criminalità transnazionale.

Il programma Fiscalis

Il nuovo programma Fiscalis sosterrà la cooperazione tra le amministrazioni fiscali degli Stati membri e migliorerà il contributo alla lotta contro la frode, l'evasione e l'elusione fiscali:
- predisponendo sistemi informatici migliori e meglio collegati, che ciascuno Stato membro dovrebbe altrimenti mettere a punto individualmente.

Rientrano in quest'ambito lo sviluppo e il mantenimento di soluzioni informatiche interoperabili ed efficaci sotto il profilo dei costi come supporto alle autorità fiscali nell'attuazione della normativa dell'UE;
- condividendo buone prassi e formazione a potenziamento dell'efficienza, anche contribuendo a non oberare cittadini e imprese (PMI comprese) di oneri amministrativi superflui nelle operazioni transfrontaliere e aumentando sensibilmente il numero di 423 000 professionisti del settore fiscale formati dal 2014;
- realizzando interventi comuni di gestione del rischio e audit, di cui 1000 già organizzati tra Stati membri dal 2014;
- stimolando la competitività dell'Unione, promuovendo l'innovazione e agevolando l'attuazione di nuovi modelli economici.

Prossime tappe

Il raggiungimento in tempi rapidi di un accordo sul bilancio a lungo termine dell'UE nel suo complesso e sulle relative proposte settoriali è essenziale per continuare a ottenere risultati concreti dai finanziamenti dell'Unione per i programmi in corso, compresi quelli volti al rafforzamento dell'Unione doganale e alla lotta contro l'evasione e l'elusione fiscali.



In caso di ritardi analoghi a quelli verificatisi all'inizio dell'attuale periodo di bilancio 2014-2020, l'UE perderà almeno in parte le entrate che una riscossione efficiente dei dazi doganali farebbe confluire nel suo bilancio, sarà ridotta la capacità delle autorità doganali di garantire la sicurezza ai nostri confini e i cittadini saranno meno tutelati contro le merci contraffatte e pericolose.
Un accordo sul prossimo bilancio a lungo termine nel 2019 permetterebbe una transizione senza soluzione di continuità tra l'attuale bilancio a lungo termine (2014-2020) e quello nuovo e garantirebbe la prevedibilità dei finanziamenti, a vantaggio di tutti.


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