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Editoriale
Questa Europa non funziona (lo dice Soros)
Se lo afferma anche noto filantropo Soros, allora significa che o è caduto un asteroide o che anche l'alfiere del globalismo si è reso conto che un'Europa come questa (con una moneta come questo euro) non va bene. E un'area a trazione tedesca non fa bene a nessuno. In un recente intervento pubblico a Trento ha dapprima ammesso che "l'Europa deve sostenere l'Italia sui migranti". E già questo è un solenne passo in avanti. Ma poi ha aggiunto che "la disintegrazione dell'Europa non è più solo una figura retorica, è la dura realtà. L'Unione Europea è di fronte a un gran numero di minacce esterne e interne e ha poche possibilità di evitare la disintegrazione a meno che l'alleanza franco-tedesca tenga".
Pochi giorni prima a Parigi aveva affermato che "l'eurozona è retta da regole problematiche e superate e che ormai incentivano la 'non cooperatività' all'interno della Ue. Sicché i trattati vanno rivisti consentendo a tutti i Paesi più percorsi di loro scelta, compreso quello di non essere parte della moneta unica".
Inoltre, in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, Soros stesso aveva scritto che "Francia e Germania hanno molte questioni da risolvere, di cui la più importante è il futuro dell'area euro. La moneta unica ha molti problemi aperti e non bisogna permettere che questi distruggano l'Unione europea. Per risolvere i problemi, è importante riconoscerli".
Soros non può certo esser tacciato di simpatie per Trump o di appoggiare gli euroscettici (finanzierà un secondo referendum sulla Brexit), oppure di aver sposato le teorie di Savona, ma le sue rilevazioni critiche sono macigni sui palazzi di Bruxelles e Francoforte.
Qualcuno ha riportato queste dichiarazioni a Merkel, Macron e Draghi?
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