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Editoriale
Il ruggito di Tajani

Le elezioni sono finite e con esse, governo o non governo, termina anche la tregua concessa dall'UE e dalla BCE al nostro sistema bancario. Rimaniamo quindi in attesa dei famigerati Addendum sugli NPL, che costringerebbero le nostre banche a sforzi titanici per allinearsi ai nuovi criteri. Regole che sembravano esser fatte per metterle in ginocchio. Ma dopo le elezioni, sarà un caso, sull'addendum voluto dalla presidente della Vigilanza Unica della Bce Danièle Nouy e dalla sua vice Sabine Lautenschlaeger, è finalmente intervenuto il presidente del Parlamento UE Tajani con toni molto risoluti e netti. Impensabili anche solo pochi giorni fa. "Mi sono opposto al capriccio di una autorevole tecnocrate, che si era arrogata il diritto di legiferare al posto del legislatore. Sono stato costretto a farlo inviando una lettera al presidente della Bce. La signora è stata costretta intanto a fare marcia indietro. Non immagini di ritentare la stessa operazione dopo che il servizio giuridico del Parlamento europeo ha confermato la giustezza della nostra posizione, e che il giureconsulto del Consiglio europeo ha detto la stessa cosa. Forti di questo se la vigilanza tentasse in via surretizia di avviare una attività pseudolegislativa, sarei costretto ad andare di fronte alla Corte di giustizia europea, non per una questione che riguarda il contenuto ma sul principio stesso. Più la burocrazia continuerà a fare così, più ci saranno populismo, malcontento e antipoltica. Il potere legislativo spetta a chi rappresenta il popolo, non sta nelle mani di una gentile e autorevole signora, o di due signore che conosceranno tutti i segreti del fare banca ma se vogliono decidere al posto dei legislatori allora si devono presentare alle prossime elezioni e farsi eleggere. Non possiamo accettare - ha concluso Tajani - che la burocrazia si sostituisca alla politica". Secondo Mediobanca questo scontro tra le autorità europee rende l'introduzione di misure molto severe meno probabile.
Il vento è (forse) cambiato.   



Claudio Gandolfo

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