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Editoriale
EU: una monetina come strategia politica
Secondo alcune ricostruzioni l'Agenzia Europea del Farmaco (EMA), sarebbe finita in Olanda per il voto a noi contrario della Slovacchia e della Spagna, dopo la bocciatura di Barcellona. Eppure Milano aveva un notevole vantaggio sulla seconda accreditata, Bratislava. Così come era la sede, a detta di molti più gradita al personale che ci lavora. Ma poi, l'UE ha dato la miglior rappresentazione di sé, arrivando a cambiare la sfidante con Amsterdam, e prendendo una decisione politica e strategica del valore di quasi 2 miliardi di euro... con una monetina.
Decidere di non decidere: vero esempio di concertazione e di alta strategia. E fulgido esempio di come in Europa contiamo meno di nulla. Ma, anche se per noi italiani è uno smacco più oneroso che d'immagine, la notizia più importante è un'altra: l'Authority bancaria, che da tempo si dava per assodato essere assegnata a Francoforte (che sarebbe diventata la Città del credito), è andata in Francia. Anche in questo caso l'assegnazione è stata decisa da un sorteggio, ma fra Parigi e Dublino. E magari ha vinto, come qualche malizioso ha voluto interpretare, per il momento di difficoltà di Angela Merkel, alle prese con una formazione quasi impossibile del governo a due mesi dalle elezioni. Un Macron in caduta libera in Francia può finalmente battere un colpo, mentre la Germania si confronta con una realtà mai sperimentata. In entrambi i casi, con un infantile sorteggio, le istituzioni europee si sono dimostrate per quel che sono: una pletora di non eletti, che non vuole rispondere delle proprie azioni. Meglio una monetina.
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