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27/09/2017

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Retail High Street: Italia al 6° posto a livello mondiale

Aghabegloo (World Capital): oltre a a Via Montenapoleone a Milano nella Top10 anche Via Condotti a Roma. In crescita il fashion shopping degli stranieri

"Mercato immobiliare retail italiano al passo con i competitor mondiali, con trend stabile e segnali che tendono al rialzo", commenta Neda Aghabegloo, Responsabile Dipartimento di Ricerca di World Capital, presentando lo scenario emerso dal nuovo Report Retail - High Street 2017-1, realizzato in collaborazione con Federazione Moda Italia, Global Blue e Osservatorio Acquisti CartaSi.
Dall'inizio del 2017, il mercato immobiliare retail in Italia conferma trend in linea con quelli dei suoi competitor mondiali. L'Italia, con Via Montenapoleone a Milano, infatti, si posiziona al 6° posto della Top10 delle High Street Mondiali, proprio subito dopo Londra. Anche Via Condotti a Roma (nona) entra nelle prime 10 vie per costi di locazione.
Lasciatosi alle spalle la crisi economica, il settore retail italiano continua a reagire positivamente agli stimoli del mercato globale segnando un trend in graduale risalita, che fa sperare in ulteriori crescite per il successivo semestre.
Tra le location prime italiane, che segnano gli incrementi più significativi, troviamo le città di Milano, Verona, Firenze e Bari, mentre Napoli e Genova rallentano le loro performance.


Nella nuova indagine di World Capital, rispetto allo scorso semestre, sono interessanti da evidenziare le seguenti variazioni registrate nelle più importanti High Street Italiane: a Milano in Corso Buenos Aires (+14%), High Street rivalutata nel corso dell'ultimo anno grazie a un maggiore interesse da parte dei brand, in Via Manzoni e in Via Torino (entrambe +11%), a Torino in Via Garibaldi (+11%), a Firenze in Via della Vigna Nuova (+9%), a Genova in Via XX Settembre (+15%).
Negli ultimi mesi i canoni di locazione si attestano generalmente invariati, fatta eccezione per qualche lieve incremento, conseguenza della crescente ricerca di spazi a uso retail da parte dei principali player del settore e dall'esclusività del prodotto prime.
Positivo, inoltre, il riscontro da parte del settore moda italiano, primario partner dell'immobiliare retail, che prende dinamismo in questo primo semestre 2017. A confermare tale dato le ultime analisi dell'Osservatorio Acquisti CartaSi per Federazione Moda Italia.
In questo primo semestre, tra le regioni più performanti nelle vendite troviamo in vetta il Trentino Alto Adige (+6,4%), mentre regioni come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Calabria registrano trend in leggero calo.


Quanto agli acquisti degli stranieri, l'indagine di Global Blue per Federazione Moda Italia, evidenzia che, dopo un 2016 in calo dell'8% (facilmente prevedibile per il dopo EXPO), i primi 5 mesi hanno registrato un incremento medio del 6% degli acquisti degli stranieri extra UE per vendite e valore nel comparto "Moda e Accessori", con i cinesi (28%) che restano al top della classifica dei clienti maggiormente attratti dallo shopping Made in Italy, seguiti dai russi (15%), americani (7%), coreani (6%), arabi (5%) e giapponesi (4%). Milano si conferma meta privilegiata dei turisti extra UE per gli acquisti di moda, seguita da Roma, Firenze e Venezia.
"Focalizzandoci su Roma, abbiamo riscontrato un andamento stabile dei canoni di locazione, che non solo rassicura gli investimenti già effettuati, ma incoraggia anche quelli futuri", commenta Aghabegloo. "Tale scenario positivo viene inoltre confermato dall'inaugurazione di nuove vetrine di grandi marchi di gioielleria, come Tiffany e Harry Winston, a braccetto con i già presenti Bulgari, Cartier e Damiani, in Via dei Condotti".
Secondo Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia e Vice Presidente di Confcommercio, "dopo anni di negatività, il 2016 si è concluso per i negozi di Moda con un timidissimo segnale positivo che si conferma con analoghe e non ancora entusiasmanti percentuali anche nel primo semestre di quest'anno.



È presto per tirare le somme. Un vero bilancio lo avremo solo a fine anno, ma vedere qualche reazione positiva ai flebili stimoli del mercato, incoraggia e fa sperare in un miglioramento nel secondo semestre. Serve ben oltre i semplici auspici, però, per superare i noti ostacoli delle troppe tasse, del costo del lavoro e della concorrenza senza regole e tassazione del web. Bene il mercato immobiliare delle high street, spinte da una consolidata ricerca di spazi commerciali da parte di brand internazionali in competizione con quelli locali.
Meno bene le vie meno commerciali e periferiche cui abbiamo pensato promuovendo, come Federazione Moda Italia, un progetto di "Affitti riNEGOZIati" per favorire la diminuzione dei canoni di locazione che vanno ad incidere fortemente sulla struttura della spesa delle nostre attività. Un progetto, però, che va incontro anche ai proprietari immobiliari che potranno avere in un'unica soluzione 24 mensilità e, in accordo con i Comuni interessati, uno sconto sulle imposte locali.
Un dato incoraggiante, infine, viene dall'incremento in questo primo semestre 2017 dello shopping degli stranieri che sono tornati ad apprezzare cultura, arte, paesaggi, natura e tradizioni del nostro Paese, ma anche la moda e i negozi Made in Italy", conclude Borghi.



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