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27/09/2017

economia

Il futuro del Brasile è più luminoso

Greenberg (Hermes IM): c'è speranza che il quadro politico possa rafforzarsi, con i tassi di interesse a lungo termine in diminuzione, e la stabilizzazione ulteriore dell'inflazione

"E' il momento di investire nel nostro Paese. Il Brasile è pronto a crescere di nuovo". Questo è quanto ha affermato il Presidente Michel Temer dopo essersi guadagnato un sostegno sufficiente a respingere le accuse di corruzione ed evitare il processo di fronte alla Corte Suprema, durante una votazione che si è svolta nella Camera bassa del Parlamento brasiliano all'inizio di agosto. Per il Presidente si è trattata di una vittoria comoda: 263 voti a favore contro 227 voti contrari. Ma i suoi problemi non sono finiti. C'è infatti la possibilità che altre accuse possano essere mosse contro di lui. Tuttavia, con il supporto della Camera bassa, Temer si è impegnato "ad attuare tutte le riforme che il Paese necessita".
La vittoria di Temer è arrivata alcune settimane dopo l'approvazione da parte del Senato di un importante disegno di legge per la riforma del lavoro e dopo la sentenza di condanna in primo grado a quasi 10 anni di carcere per l'ex presidente Lula da Silva, accusato di corruzione. Se la condanna sarà confermata, Lula da Silva non potrà partecipare alle elezioni presidenziali del prossimo anno e ciò rimuoverebbe il principale ostacolo al processo di riforme.


Con la disoccupazione che ha toccato il picco e i consumatori che iniziano a spendere di nuovo, lo stato d'animo del Paese è cambiato.
"Durante il nostro research trip effettuato nel Paese lo scorso luglio", afferma Gary Greenberg, Head of Emerging Markets di Hermes IM, "abbiamo visitato aziende con business consolidati nel cuore della produzione brasiliana. Analogamente al clima politico che si respira in Brasile e allo stato dell'economia, che portano ancora i segni dei problemi ma dove si intravede allo stesso tempo un futuro positivo, la situazione che abbiamo riscontrato nelle aziende è contrastante.
La nostra prima tappa è stata WEG, il maggior produttore di motori elettrici dell'America Latina. La sede è nella regione meridionale di Santa Caterina, da cui parte la distribuzione domestica e internazionale. La fabbrica, anche se automatizzata, non era in piena attività. Il business è ancora in una fase di stanca a causa dalla recessione e gran parte della domanda è legata agli ordini di manutenzione, con occasionali progetti di espansione abbandonati. I clienti finali di WEG stanno attualmente operando a bassi livelli di capacità, come ci si aspettava, data la fase iniziale della ripresa dalla peggiore recessione mai attraversata dal Brasile.

Pertanto, il motore elettrico necessita di stimoli per ripartire.
Nella regione di Parana, invece - continua Greenberg - abbiamo visitato Klabin, il più grande produttore ed esportatore di carta del Paese, uno dei titoli nel nostro portafoglio. A meno di due anni dalla sua nascita, il produttore di pasta per carta beneficia di tecnologie avanzate, mentre la posizione della sede fornisce un vantaggio significativo, con piogge costanti che aiutano la crescita di eucalipti e pini. L'outlook domestico di Klabin mostra segnali provvisori di ripresa, anche se nulla si è mosso al momento.
A livello internazionale, invece, le prospettive stanno migliorando. Ciò trova testimonianza nel possibile acquisto di un nuovo macchinario in grado di convertire in carta i residui di pasta in eccesso. In precedenza, Klabin era esitante nell'effettuare questo investimento, ma ora le cose sono cambiate. A luglio è stato sottolineato come i clienti globali erano disposti, effettivamente, a sostenere l'espansione, consentendo alla società di ridurre la propria esposizione alla cellulosa. Durante la nostra visita - prosegue Greenberg - non era ancora stata presa alcuna decisione, ma le prospettive erano positive.


Abbiamo inoltre visitato la società di noleggio auto Movida e il retailer Cia Hering, una catena simile a Gap, che si rivolge alla clientela di fascia media e medio alta. Entrambi i settori sembrano avere toccato il minimo, anche se la loro ripresa non è ancora chiara".
Il Brasile ha ancora molte sfide da affrontare: è possibile che la domanda di materie prime da parte della Cina rallenti, l'economia ha perso competitività rispetto all'Asia in seguito ai sotto investimenti dell'ultimo decennio, il settore dell'educazione è privo di risorse e i tassi di risparmio sono ai minimi. Le riforme sono fondamentali per colmare la spirale verso l'alto del debito che il paese sta vivendo. La buona notizia è che le cattive notizie sono note e largamente accettate dalla maggior parte dei membri al governo.
Per gli investitori l'enigma da risolvere è capire a quale tasso i flussi di cassa aziendali dovrebbero essere scontati. Ciò dipende dai tassi di interesse a lungo termine, che dipendono a loro volta dalle politiche di lungo periodo del governo in carica e dall'efficacia delle riforme promesse.



"Crediamo che il Parlamento abbia finito di recitare la propria versione di House of Cards", conclude Greenberg. "Se la nostra view è corretta, c'è speranza che il quadro politico possa rafforzarsi, con i tassi di interesse a lungo termine in diminuzione, la stabilizzazione ulteriore dell'inflazione e la riduzione dei tassi di interesse da parte del Banco Central do Brasil.
Siamo stati testimoni dell'impatto che la Grande Modernizzazione ha avuto sui mercati azionari delle economie sviluppate negli ultimi trenta anni. Se i fondamentali dell'economia globale restano positivi, è possibile che anche il Brasile possa beneficiare di una simile trasformazione".
 


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