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24/05/2017

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La grande sfida digitale è sui servizi

Schiavoni (Juniper): aiutiamo i service provider a costruire infrastrutture dinamiche e flessibili che si adattino in maniera molto veloce e puntuale alle esigenze delle imprese

Il mondo del digitale sta cambiando e lo fa continuamente. Abbiamo incontrato Andrea Schiavoni di Juniper Networks per capire le direzioni che sta prendendo il mercato, quali sono le tendenze e se ci sono differenze tra grandi e piccole aziende nell'approccio ai servizi digitali.

Cos'è adesso Juniper Networks?

Juniper in questo momento è un'azienda che prova ad interpretare quello che sarà il domani in base alle richieste attuali dei clienti. Juniper, anche basandosi sul proprio DNA storico, sta cercando di recepire dai clienti, service provider ed enterprise quali sono le reali esigenze sul mercato di oggi e dove vorrebbero essere un domani.
L'azienda nasce nel network e da più di 17 anni opera in questo ambito. Da sempre recepisce le richieste che provengono da questo settore. E' molto diverso il business tra un service provider, che deve costruire un'infrastruttura per erogare i servizi alla piccola azienda che li utilizzerà, e tra chi invece vuole avere una propria infrastruttura, magari anche una piccola impresa.

Come si sta evolvendo tutto questo?

Questa è la vera sfida. Oggi abbiamo la parte infrastrutturale della rete che si sta evolvendo facendo passi da giganti, sia in termini di prestazioni sia in termini di scalabilità e di nuove architetture, come l'Iot. Ma il comparto si trasforma perché il mercato enterprise sta chiedendo ai provider di andare in quella direzione. Penso a tutti i servizi che le nuove aziende stanno rilasciando, sia verso l'utente finale sia per crescere nella marketshare di queste aziende. Ormai la battaglia è molto sui servizi e meno sul prodotto che viene rilasciato. Juniper tende ad aiutare i service provider a costruire queste infrastrutture dinamiche e flessibili che si adattino in maniera molto veloce e puntuale alle esigenze enterprise.
Lato aziende cosa significa?

Le grandi imprese tendono a controllare il servizi - pensiamo al settore Finance che tende ad avere tutto in casa -, le piccole aziende preferiscono avere a disposizione servizi chiavi in mano, ma viene richiesta una fortissima customizzazione.



Quali sono i trend?

La pratica è questa: come si possono creare nuovi servizi in modalità semplice e veloce che possono essere erogati, ma che possono anche essere servizi costruiti su altri servizi. Faccio un esempio. Una persona che soffre di diabete che deve essere costantemente monitorata sullo stato di salute e in caso di rischio avvertire il proprio medico o la Asl che possa intervenire. Sono tanti i servizi di questo tipo. Questo significa digital transformation. Il sensore che controlla lo stato di glicemia nel sangue esiste da molti anni. La differenza è correlare tutti questi dati e renderli disponibili per creare un servizio a valore aggiunto: è importante. La sicurezza deve seguire i requisiti di mercato e si deve adattare a tutti questi cambiamenti.

Come sta cambiando l'azienda?

Siamo partiti dal silicio, mentre adesso ci si sta spostando sullo sviluppo del software perché permette una flessibilità nettamente superiore a quella del silicio puro, dove le performance erano il requisito primario, e con le modalità del cloud e la possibilità di fare "scale out" si possono raggiungere performance e flessibilità allo stesso tempo.


L'azienda ha sempre investito nel software, ma in questo momento sta andando verso una larga diffusione del software e dell'integrazione con gli altri player.
La digital transformation è la modalità in cui noi utenti utilizziamo tutti quelli che sono i nostri servizi digitali. Se noi pensiamo come era 15 anni fa: bisognava installare sistemi operativi, interfacce e un know-how importante, e la curva di apprendimento era lenta e richiedeva mesi. Oggi siamo abituati ad avere un servizio subito pronto e la curva di apprendimento è estremamente veloce. Quella è stata la vera digital transformation, che ci ha permesso di accedere immediatamente e in modo semplice ai servizi. Inoltre, oggi è possibile creare un ambiente di test in pochi minuti e capire se può funzionare e avere un senso, mentre prima servivano settimane o mesi, quindi anche la fase di ricerca e sviluppo si è velocizzata enormemente.


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