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19/04/2017

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Danni a terzi per le aziende: quali sono le principali cause

Rapporto Allianz: difetti di produzione o di costruzione, le collisioni e gli errori umani. Nuovi rischi dalla tecnologia e dalla digitalizzazione. In Italia il maggior numero di sinistri è rappresentato da cadute accidentali

Un prodotto difettoso può essere soggetto a richiami in tutto il mondo. Un errore umano può provocare un importante incidente marittimo mentre un attacco informatico può essere la causa del furto di dati di molte carte di credito. Il crollo di una diga può invece avere notevoli impatti sull'ambiente. Le attuali esposizioni di responsabilità a cui sono sottoposte le aziende possono derivare da un numero crescente di fattori e provocare perdite più ampie e complesse che mai.
E' quanto dichiara Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) nel suo nuovo rapporto Global Claims Review: Liability in Focus (Rapporto sui sinistri in tutto il mondo: focus sulle responsabilità). Secondo il rapporto, che si basa sull'analisi dei sinistri, le cause principali di danni a terzi per le aziende a livello mondiale sono i difetti di produzione o di costruzione (23% del valore di tutti gli indennizzi), le collisioni (22%) e gli errori umani (19%). In Italia, dal punto di vista del numero dei sinistri, gli incidenti per Scivolamenti/cadute/caduta di oggetti (16%) e i difetti di produzione/costruzione (15%) sono le cause principali dei danni a terzi per le aziende.


Se le richieste di indennizzo "abituali" come quelle per scivolamenti e cadute accidentali o per infortuni sul lavoro sono diminuite grazie a normative sulla sicurezza più rigide e ad una migliore gestione del rischio, il Rapporto afferma che cresce nel mondo la possibilità di danni a terzi più dispendiosi, in particolare per quanto riguarda il richiamo di prodotti a livello mondiale, la responsabilità aziendale, gli incidenti informatici ed ambientali. Inoltre, le nuove esposizioni di responsabilità per le aziende emergeranno da tecnologie disruptive e dai più complessi modelli di business della crescente "sharing economy".
"I danni da responsabilità civile sono ingenti e possono variare da incidenti piccoli e banali a disastri gravi, ma in ogni caso provocano danni o lesioni a terzi", dichiara Alexander Mack, Membro del Board di AGCS e Chief Claims Officer. "Il panorama di rischio per le aziende si trasforma continuamente e i rischi di responsabilità civile crescono a livello mondiale. Le nuove tecnologie come l'Internet delle cose (IoT), la guida autonoma o la stampa 3D creeranno nuovi scenari di responsabilità per le aziende in quasi ogni settore".

Il rapporto Global Claims Review analizza oltre 100.000 indennizzi di responsabilità civile aziendale in più di 100 Paesi, per un valore complessivo di 8,85 miliardi di ?, pagati da AGCS e da altri assicuratori tra il 2011 e il 2016. Oltre l'80% dei sinistri deriva da 10 cause.

Cause principali di danni a terzi per valore dei sinistri a livello mondiale:
1 - Difetti di costruzione/produzione (23%);
2 - Collisione/scontro (22%);
3 - Errore umano (19%);
4 - Danno accidentale/naturale (6%);
5 - Scivolamenti/cadute/caduta di oggetti (6%).

Cause principali dei sinistri e trend delle richieste di risarcimento

Come già detto, la conseguenza di un difetto di produzione/costruzione è la causa principale di sinistro, e rappresenta quasi un quarto del valore di tutti gli indennizzi (23%). Il sinistro medio costa alle aziende una somma superiore a 260.000 ? e l'elemento più gravoso è rappresentato dal costo del richiamo di prodotti.
"Il numero di richiami è cresciuto in modo costante, assieme ad una maggiore attenzione alla sicurezza dei prodotti e dei luoghi di lavoro e a normative più dinamiche", afferma Larry Crotser, Head of AGCS Chief Claims Office, Nord America.



I progressi significativi nella sicurezza automobilistica e aerea possono aver ridotto negli ultimi anni il numero di collisioni e scontri. Tuttavia questi rappresentano ancora una delle cause principali di danni a terzi, ovvero oltre un quinto del valore di tutti i sinistri (22%), oltre a generare la maggior parte delle richieste di indennizzo. L'errore umano (19%) è la terza causa principale di sinistro, provocato da quegli incidenti che danno luogo a sinistri importanti, come incidenti aerei e marittimi o infortuni dei dipendenti.
In Italia, dal punto di vista del numero dei sinistri, gli incidenti per Scivolamenti/cadute/caduta di oggetti (16%) e i difetti di produzione/costruzione (15%) sono le cause principali dei danni a terzi per le aziende.
"Il sinistro Costa Concordia, provocato da un errore umano, è stato un incidente talmente grave da costituire da solo il 98% dei risarcimenti pagati in Italia, rappresentando un evento catastrofico tale da alterare qualunque statistica sinistri che abbia come solo riferimento il valore economico degli stessi", spiega Nicola Mancino, CEO di AGCS Italia.




Cause principali di danni a terzi in Italia (per numero di richieste di indennizzo ricevute):
1 - Scivolamenti/cadute/caduta di oggetti;
2 - Difetti di costruzione/produzione;
3 - Danno accidentale/naturale;
4 - Negligenza e scarsa manutenzione;
5 - Collisione /scontro.

La tecnologia provoca grandi cambiamenti nella tipologia dei danni a terzi

Nel futuro, la digitalizzazione e l'uso crescente delle nuove tecnologie potrebbero condurre ad una trasformazione ulteriore nel panorama delle responsabilità. Nel complesso, si prevede che la frequenza dei sinistri diminuisca poiché le nuove tendenze - quali la guida autonoma - migliorano la sicurezza nelle strade. Tuttavia, la tecnologia porterà con sé nuovi rischi come un aumento di quelli informatici, di responsabilità e richiamo prodotti.
I processi di automazione potrebbero portare ad un aumento della responsabilità prodotti per i produttori di macchinari e i fornitori di software. Le nuove leggi sulla protezione dei dati riguardo all'uso scorretto o alla violazione dei dati aumenteranno la responsabilità informatica per le aziende; ciò potrebbe dare luogo a importanti multe e sanzioni, particolarmente in Europa a partire dal 2018, ma anche altrove.



Anche la crescente "shared economy" apre nuovi scenari di responsabilità. "Ad esempio, un incidente stradale che coinvolge un veicolo in car-sharing potrebbe impattare anche sul produttore del veicolo, il fornitore del software e l'operatore del parco auto, ma anche sui terzi coinvolti nell'incidente. Questo renderebbe le responsabilità potenzialmente più difficili da individuare e i sinistri necessiterebbero di un'analisi più complessa", spiega Oenning. Uno scenario di incidente di questo tipo richiede una gestione del sinistro che comprenda i sensori e gli algoritmi per determinarne la causa. Considerato che le richieste di indennizzo diventano sempre più complesse e tecniche, investire sulla competenza ed esperienza dei liquidatori diventa sempre più importante.
 


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