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Editoriale
Grazie Monti. Missione (quasi) compiuta
Ci siamo quasi. L'austerity tanto voluta da Schauble e applicata da Monti sta finalmente manifestando tutti i suoi effetti, portando l'Italia verso il baratro della tassa patrimoniale per abbassare il debito pubblico. Infatti, fu proprio il governo Monti ad aumentare la tassazione in modo insensato, con il risultato di deprimere crescita, economia e introito statale stesso, che deve ricorrere a sempre nuove tasse per rimanere in parametri assurdi. Una strada da cui non si sarebbe potuto tornare indietro.
I tedeschi e i loro lacchè furono molto contenti all'epoca. E qualcuno incoraggiò la sua "impresa" con un demenziale "Fate presto", che rimane imperituro simbolo di malafede e ignoranza. Monti stesso ammise che "stavano distruggendo la domanda interna attraverso un consolidamento fiscale" (https://goo.gl/zqGVQY).
E adesso, quando anche Die Welt si accorge che l'euro è destinato a finire, ecco che ritornano le locuste a mangiarci patrimoni e risparmi, ma soprattutto la casa. Si riparla quindi di riforma del catasto, aumento della tassazione (alle stelle Tari e Tasi), e una robusta patrimoniale per concludere (si parla di un 4-6%): c'è il debito pubblico da abbassare e Bruxelles da accontentare.
Ecco quindi che il compito incanalato dal liquidatore Monti sta per portarsi a compimento, tra gli applausi di giubilo della UE, di Schauble e di tutti quelli che potranno comprarci per un pezzo di pane.
Forse gli italiani - sempre più poveri - potrebbero avere qualcosa da eccepire. Forse.
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