Le nuove imprese sono o non sono delle startup? Cosa le differenzia?

Il discorso è spinoso: cosa è una startup? Cosa dice il codice civile?

Trovare una differenza tra startup e un'impresa che nasce non è una questione da poco. Le banche, i business angel e i venture capital si trovano di fronte a una domanda crescente di startup, ma che magari startup non sono. Se con due amici apriamo "la trattoria nuova", facciamo impresa, ma non è una startup anche se siamo agli inizi.

Codice Civile

La definizione di impresa si trova nell'articolo 2082 del codice civile: "un'impresa è un attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi".
Ma trovare una definizione di startup è impossibile, nel senso che manca. Esiste di fatto sono qualche definizione "non ufficiale". Il problema principale è che la parola startup viene confusa con la "fase di startup" che determina l'avvio di una nuova impresa. E' un termine tecnico, non italiano, e fin troppo generico. La fase di startup, come scrivono i libri di economia, è la prima fase di vita dell'azienda, quella definita temporalmente in cui l'imprenditore comincia ad avviare i processi organizzativi e a reperire gli investimenti.

Le nuove aziende sono tutte delle startup?

"Le startup sono tutte delle imprese, ma le imprese non sono tutte delle startup", perché per esserlo una startup deve essere una nuova impresa che si presenta sul mercato con una forte dose di innovazione. Inoltre, la sua forma e caratteristica implica che possa crescere in modo rapido secondo un business model scalabile (ossia che possa crescere molto e rapidamente) e, soprattutto, ripetibile.
"La trattoria nuova", quindi, non è una startup, può essere un'impresa in fase di startup. Il motivo è semplice: sebbene il modello di business sia replicabile, non può scalare rapidamente e, soprattutto, non contiene una forte dose di innovazione, nemmeno se nel menù si mangiasse solo cibo marziano.