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Editoriale
Uscire dall'euro per uscire dalla crisi. Parola di Waigel
Quando si parla di un'uscita dell'Italia dall'euro, si assiste quasi sempre a reazioni scomposte e a una serie di luoghi comuni talmente ridicoli che verrebbe voglia di ridere, o piangere. Eppure, nonostante che questa ipotesi non venga presa neppure in considerazione come soluzione per la crisi del nostro Paese, sarebbe allo stato attuale la nostra più probabile salvezza. Lo pensano in molti, specialmente all'estero (a partire da un famoso report di Merrill Lynch del 2012). E lo pensa anche Theo Waigel, per dieci anni Ministro delle Finanze di Helmut Kohl. In una recente intervista ha infatti dichiarato che "con un'uscita dall'euro e un taglio netto dei debiti la crisi interna italiana finirebbe di colpo. La nostra (della Germania) invece inizierebbe proprio allora. Una gran parte del settore bancario europeo si troverebbe a collassare immediatamente. Il debito pubblico tedesco aumenterebbe massicciamente perché si dovrebbe ricapitalizzare il settore bancario e investire ancora centinaia di miliardi per le perdite dovute al sistema dei pagamenti target 2 intraeuropei. E chi crede che non vi saranno allora dei rifiuti tra i Paesi europei, non s'immagina neanche cosa possa accadere durante una crisi economica così profonda. Un'uscita dall'euro da parte dell'Italia danneggerebbe probabilmente molto più noi che non l'Italia stessa e questo indebolisce indubbiamente la posizione della Germania nelle trattative. Non riesco ad immaginarmi che in Germania a parte alcuni professori di economia statali e in pensione qualcuno possa avere un Interesse a un crollo dell'euro".
Parola di ex ministro delle Finanze tedesco. Oggi al suo posto c'è Scheauble...
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