Editoriale - Salvo anch'io? No, tu no!
Art. 47 della Costituzione Italiana (1948): ''La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese''.Banca d'Italia, dicembre 2015: ''da relativamente poco tempo, da 3 o 4 anni abbiamo cominciato a investire nella tutela del cliente delle banche, è una funzione che la legge ci assegna da un po' di anni, l'abbiamo svolta inizialmente forse con timidezza''.
Notate qualche incongruenza? lieve, lieve...
Così come l'incongruenza massima si è palesata per l'ennesima volta in Europa. Le nostre quattro piccole banche non hanno potuto essere salvate dallo Stato (con meno di 800 mln di euro), grazie a una normativa votata anche dai nostri rappresentanti, che impedisce proprio questo. Peccato che sia stata fatta (non a caso) dopo che Germania, Olanda, UK, Francia ecc. hanno immesso centinaia di miliardi di euro per salvare le proprie banche dal fallimento, che adesso sono naturalmente al sicuro. Un'altra grande vittoria dell'Italia a livello comunitario. Tanto a perdere subito sono sempre risparmiatori e contribuenti, mentre ci saranno i soliti tempi biblici sulle responsabilità degli amministratori (e dei politici) .
Claudio Gandolfo
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