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23/09/2015

marketing

Digital audience in Europa: connessione 24/7, mobile e multi-screen

Secondo i risultati di una ricerca Brightcove siamo sempre più accondiscendenti verso le inserzioni pubblicitarie, cerchiamo contenuti sempre disponibili e 4 spettatori su 10 utilizzano più di uno schermo durante il consumo di contenuti video

Molto interesanti i dati presentati da Brightcove a IBC 2015, che rivelano come in Europa sette spettatori su dieci (71%) non sono soddisfatti dell'attuale esperienza di consumo on-demand e live. In particolare, ritengono che i contenuti proposti devono essere ‘migliorati' in termini di varietà (35%), pertinenza (32%) e accessibilità (22%).
La ricerca - "A New View" - condotta da Vanson Bourne per conto di Brightcove coinvolge più di 4.000 persone in tutta Europa per scoprire il modo in cui il pubblico di oggi consuma i contenuti digitali.
Alcuni dei principali risultati emersi dall'indagine sono:
•- Cresce il consumo di contenuti on-the-go e multi-screen: in Europa più di un terzo del pubblico guarda i contenuti video dal proprio smartphone (33%) e tablet (34%), quattro spettatori su dieci utilizzano abitualmente più di uno schermo contemporaneamente (fenomeno noto come ‘second screen').
Spettatori 24/7: il consumo dei contenuti video online è 24/7. Continua a prevalere la fascia serale (41%) e cresce il consumo diurno (24%), seguono la notte (15%) e il mattino (6%) spesso preferiti per rivedere le ultime puntate.


L'inserzione pubblicitaria è ben accetta: molti intervistati si sono dimostrati realisti circa la necessità di inserzioni commerciali, più di quattro persone su dieci si aspettano spot pubblicitari se i contenuti proposti sono gratuiti. Il 12% degli intervistati dichiara che ‘non c'è niente di male nella pubblicità' e alcuni di loro sono divertiti nel guardarla. Tuttavia il 39% vorrebbe spot più brevi e il 31% preferirebbe la funzione di avanzamento rapido, suggerendo che la percezione del pubblico sugli spot può essere migliorata.

Le tribù degli utenti

A fronte delle risposte raccolte nel corso dell'indagine, i ricercatori hanno evidenziato l'esistenza di quattro tipi di pubblico, che sono state definite "tribù", ciascuno caratterizzato da abitudini, aspettative e preferenze differenti.
NATIVI DIGITALI
I nativi digitali, che rientrano nella Generazione Z, sono costantemente connessi e preferiscono guardare i contenuti video da più dispositivi, a volte anche contemporaneamente. Il 67% di loro utilizza lo smartphone. Rispetto alle altre tribù, i nativi digitali includono il maggior numero di "binge watcher" (33%) e consumano la maggior parte del contenuto video, sia online che on-demand, per 10 ore alle settimana.

Un terzo (36%) di loro commenta sui social network il contenuto che hanno visto, di solito al mattino.

MULTI-SCHERMO DIPENDENTI
La Generazione Y, conosciuta anche come Millenials, è cresciuta nel pieno della rivoluzione tecnologica. Rispetto alle altre tribù, questa è la più propensa ad acquistare prodotti che ha scoperto guardando video online. Circa due terzi (60%) utilizza un altro dispositivo mentre guarda contenuti video, e uno ogni venti ne utilizza tre. Sono il gruppo più affezionato ai programmi TV in diretta, ma anche i più disposti (31%) a pagare per canali premium.

TELE-DIPENDENTI
A questo gruppo appartiene la Generazione X tendenzialmente molto istruita e legata all'ambiente familiare. Rispetto agli altri gruppi, la televisione è stata molto importante nella loro formazione (55%). Questo gruppo guarda meno di sette ore di contenuti video on-demand per settimana e la maggioranza (72%) preferisce il proprio PC o il computer portatile. Più della metà di loro non si perde i programmi di intrattenimento, gli eventi sportivi in diretta o quelli di interesse pubblico come le elezioni politiche o le finali dei programmi di varietà.




SPETTATORI DEVOTI
La generazione dei Baby boomer rientra nella tribù degli "spettatori devoti". Questo gruppo è il più interessato ai notiziari e continuerà a seguire i programmi da casa. Tre quarti (75%) di loro sono fedeli spettatori di programmi TV, ma sono anche la ‘tribù' che passa meno ore davanti ai video online, appena cinque ore a settimana. Sorprendentemente, un quinto di loro utilizza più di un dispositivo alla volta mentre guarda video in rete.

Anil Jain, Senior Vice President & General Manager, Media at Brightcove ha commentato: "Oltre l'evolvere delle aspettative e delle abitudini emerse nei comportamenti degli spettatori, il pubblico si aspetta contenuti interessanti, di alta qualità e vari che possano intrattenerli o informarli, su ogni piattaforma e schermo".
"Nei piani delle aziende emittenti, si dovrà fare molta attenzione ad unire la qualità dei contenuti con la migliore distribuzione, reperibilità e pertinenza delle inserzioni pubblicitarie in relazione ai contenuti e allo spettatore. Più il contenuto è personalizzato, maggiori possibilità ci sono che il pubblico accetti l'inserzione; in questo modo gli editori possono raggiungere gli obiettivi di business".



 


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