Editoriale - E noi cosa voteremmo domenica?
Domenica la Grecia va al voto. Un referendum sull'accettazione delle richieste imposte dall'UE per poter proseguire nel percorso di aiuti finanziari da parte della Troika (FMI, BCE e UE). Un grande esercizio di democrazia nella patria dove quest'ultima è nata.
Per la popolazione ellenica, già decisamente provata da anni di assurda austerity, con una disoccupazione al 25,6% (oltre il 50% quella giovanile), salari da fame, e la gran parte delle pensioni sotto la soglia della povertà, per quanto importante, non sarà una gran scelta qualitativa: inasprire l'austerity per rimanere nella moneta unica o, dopo il default, fare un salto nell'ignoto con tutta la finanza che conta contro. Basta informarsi per capire. Serve a non disconoscere le tante colpe di Atene ma anche riconoscere l'arroganza e incapacità della Troika (composta di persone non elette ma che prendono decisioni politiche, oltre che economico-finanziarie).
Per molti è ormai diventato un chiaro referendum pro o contro l'euro e ciò che rappresenta.
Ma se fossimo noi al loro posto, che cosa voteremmo domenica?
Per questo abbiamo aderito all'iniziativa Sefossigreco ( www.sefossigreco.altervista.org ).
Il sondaggio si aggiorna in tempo reale e consentirà di sapere che cosa voterebbero gli italiani se si trovassero in una situazione analoga alla Grecia.
Per ora ne siamo ancora lontani. Per ora.
Claudio Gandolfo
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