Editoriale - Se la spesa pubblica sale e non scende
Secondo le analisi di Unimpresa, nei prossimi cinque anni la spesa pubblica salirà di oltre 101 miliardi di euro, arrivando oltre quota 864 miliardi. Tra il 2015 e il 2019 lo Stato spenderà il 12,24% in più rispetto al 2014, e sarà in gran parte legato alla spesa corrente (stipendi, pensioni, acquisti, appalti, forniture). Il dato è contenuto nel DEF e non si presta interpretazioni. La spesa è destinata a crescere di 101,1 mililardi di euro.
Sorge quindi spontanea la domanda: come verranno finanziati? La tassazione è' giè a livelli record e Padoan ha dichiarato che non scenderè. La disoccupazione è ai massimi storici. I consumi interni, pur in timida ripresa, ristagnano dopo un drastico calo.
Quindi, come sarà possibile generare una crescita di PIL in grado di supportare una spesa supplementare media di 25 miliardi l'anno? L'unica leva possibile passerebbe da una drastica revisione della spesa pubblica stessa, la mitica spending review. Ma del lavoro dei vari commissari dedicati non c'è traccia e il lavoro di Cottarelli è rimasto incompiuto e sepolto in qualche cassetto.
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