Editoriale - L'Italia che ci crede
Nonostante la crisi, l'aumento della tassazione e delle difficoltà di accesso al credito, nel IV trimestre del 2014 (fonte ISTAT), le compravendite di abitazioni sono cresciute dell'1,6% anno su anno. Un numero positivo dopo sette anni di cali. Ma il dato più eclatante è quello registrato per le convenzioni di compravendita delle unità immobiliari ad uso commerciale: +3,2%. Nel Centro Italia addirittura ci si attesta al +24,6% su trimestre. Questo testimonia la mai sopita voglia, nonostante tutto, di ''fare impresa''. Anche se talvolta si tratta microaziende, come i negozi. Un segno particolarmente tangibile di fiducia nel futuro e generatore di crescita.
Naturalmente si spera che questa inversione di rotta prosegua anche per il 2015, anche se gli ostacoli per gli imprenditori non mancano mai, specialmente di natura burocratica, oltre finanziaria. L'acquisto di immobili e' nel DNA degli italiani, sia che si tratti dell'abitazione sia del luogo di lavoro. Se le banche riprendono a fare il loro lavoro, attraverso l'erogazione del credito, tutta l'Italia ne trarrà vantaggio.
Claudio Gandolfo
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