Editoriale - Gli esami non finiscono mai (per l'Italia)
Secondo la BCE, l'Italia non ha affatto finito i compiti a casa. Draghi in audizione al Parlamento italiano ha di fatto bocciato sonoramente le politiche di bilancio del governo.
In un momento di ripresa ciclica e non strutturale, l'Italia, come altri, ''ha consolidato i propri conti aumentando le tasse e tagliando gli investimenti pubblici, mentre la spesa corrente continua ad aumentare'', ha sottolineato Draghi, che condivide ''pienamente'' la necessità di più investimenti pubblici.
E questa cosa non è se una bacchettata ai governi Monti-Letta-Renzi (soprattutto a quest'ultimo) che hanno distrutto i consumi interni e quasi azzerato la spesa statale per investimenti, con ricadute nefaste sull'economia del Paese? Nessun tweet a proposito?
In cambio, bontà sua, per Draghi non c'è dubbio che il surplus tedesco violi le regole UE sugli squilibri macro. Un modo felpato per non parlare di concorrenza sleale.
Chissà se si aprirà qualche procedura di infrazione a carico della Germania...
Claudio Gandolfo
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