Editoriale - Renzi e il metodo Juncker
Viene chiamata la politica degli annunci, si legge metodo Juncker e si intende quello antico del canarino nella miniera. In caso di crollo delle gallerie o altro disastro, i minatori liberavano un canarino nelle gallerie: se tornava, l'aria era respirabile. In caso contrario, si aspettava fino a un nuovo tentativo. Lo stesso in politica si fa con gli annunci: si spara un'ipotesi (in genere non positiva per la popolazione) attraverso i media, e si aspettano le reazioni. Se sono negative, scattano le smentite più o meno indignate. E qui c'è da sbizzarrirsi: da una nuova tassa a un prelivo forzoso, da una legge sul lavoro a una sulla previdenza, ecc. A livello internazionale il capo dell'Eurogruppo Juncker ha spesso utilizzato questo metodo, al punto che ora lo si conosce col suo nome. Chiamiamolo una sorta di sondaggio dell'opinione pubblica: se si indigna, si accantona l'idea. Se non suscita grosse reazioni, la si mette in pratica. E' quanto,per esempio,è accaduto con Cipro, grazie all'intervento della Troika e il suo prelievo forzoso, che è quindi diventato una reale possibilità per gli Stati e le banche all'interno delle euro. E infatti adesso i correntisti possono essere chiamati a coprire eventuali perdite della banca senza che ne siano azionisti. Sarà che siamo nell'era della comunicazione, ma questa politica degli annunci non porta mai a nulla di buono.
Claudio Gandolfo
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