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04/03/2015

economia

Non si arresta la domanda di mutui: +22,6% a gennaio

Capecchi (CRIF): Negli ultimi mesi le aziende di credito hanno mostrato un'’offerta più dinamica, anche grazie alla liquidità di cui oggi possono disporre. Ma livelli di rischiosità permangono elevati

Coerentemente con il trend positivo andatosi consolidando nel corso del 2014, la domanda di mutui da parte delle famiglie fa registrare un segno più anche nel primo mese del nuovo anno con un +22,6% rispetto al corrispondente mese del 2013, che a sua volta aveva fatto segnare un incremento incoraggiante. Pur con un rallentamento dopo il picco di dicembre, la crescita di gennaio dà continuità al trend rilevato negli ultimi tre mesi del 2014. Queste le evidenze del Barometro Mutui di CRIF.

L'importo medio dei mutui richiesti

Anche nel mese di gennaio l'importo medio richiesto continua a contrarsi, attestandosi a 125.918 Euro contro i 127.167 Euro del primo mese del 2014, ben lontani dagli oltre 138.500 euro dell'inizio del 2010. Dopo il picco minimo toccato nell'estate 2014, bisogna però sottolineare come da 5 mesi a questa parte si stia registrando una progressiva risalita verso valori medi più consistenti.
Nel complesso, la riduzione degli importi medi richiesti riflette sia la propensione delle famiglie verso soluzioni in cui il peso della rata incida il meno possibile sul reddito disponibile sia il calo dei prezzi immobiliari.



Le classi di durata

A conferma della cautela adottata dalle famiglie italiane in questa delicata fase del ciclo economico nel tentativo di ridurre al minimo l'incidenza del peso delle rate sul reddito disponibile, il Barometro CRIF rileva anche la preponderanza di richieste di mutui concentrate nelle classi di durata superiori ai 15 anni, che complessivamente assorbono il 69,4% del totale.

La distribuzione delle domande per calssi di età

Osservando la domanda di mutui a gennaio 2015 in relazione all'età del richiedente, ancora una volta si osserva una maggior concentrazione nella classe di età compresa tra i 35 e i 44 anni (con il 36,3% del totale), sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2014. Come prevedibile, complessivamente quasi 2/3 delle richieste sono state presentate da under 44.

"Per rispondere ad una domanda di mutui che si è progressivamente irrobustita dopo il picco negativo coinciso con il biennio 2011-2012, negli ultimi mesi le aziende di credito hanno mostrato un'offerta più dinamica, anche grazie alla liquidità di cui oggi possono disporre", ha spiegato Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF.


"Al contempo, però, livelli di rischiosità che permangono elevati a partire dal giugno 2012, seppur in lieve contrazione nell'ultima rilevazione effettuata da CRIF, continuano a determinare un'offerta inevitabilmente selettiva".


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