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05/11/2014

economia

Opportunita’ per strategie di arbitraggio in fusioni ed acquisizioni

Petitcollot e Driven (Candriam): Mentre l’attività di M&A continua ad accelerare, i gestori di fondi cercano di sfruttare la tendenza identificando opportunità in grado di generare rendimento e diversificare i portafogli

Candriam consiglia vivamente agli investitori di non perdere l’occasione di beneficiare dell’ondata di fusioni e acquisizioni (M&A). Con oltre 1.000 operazioni annunciate nel 2014 tra Europa e Nord America, pari a un controvalore ad oggi di 1.800 miliardi di USD, l’attuale ondata di fusioni e acquisizioni non mostra alcun segno di indebolimento. Gli esperti di Candriam sono convinti che questo sia il momento di investire in strategie di arbitraggio sulle fusioni e acquisizioni, dato che sono in programma interessanti operazioni. In particolare, nei prossimi mesi è prevista un’accelerazione per due ordini di ragioni. In primo luogo, l'economia globale continua a migliorare e in periodi di crisi, le aziende si concentrano sulla continuità piuttosto che sulla crescita, sulla riduzione dei costi, sull’occupazione e sul debito. Oggi, con l'economia in espansione, la fiducia sta tornando, e le imprese sono nuovamente orientate alla crescita e alla generazione di valore per gli azionisti, per cui le operazioni di M&A sono considerate un ottimo modo per migliorare la redditività.

 
In secondo luogo, esistono disponibilità liquide per finanziare l'attività aziendale, a seguito del taglio dei costi, e finanziarsi in questo momento è conveniente. Infatti, a gennaio di quest'anno, le disponibilità liquide di imprese e società di private equity in Nord America e in Europa ammontavano complessivamente a 3 miliardi di dollari di riserve di liquidità. Inoltre, le società di private equity stanno dismettendo le partecipazioni di aziende in portafoglio, liberando nuove risorse da reinvestire. Edouard Petitcollot, Senior Fund Manager Event Driven Risk Arbitrage, ha affermato: “Il 2014 ha registrato un sensibile aumento dell’attività di M&A, tanto che in termini di volumi si potrebbe raggiungere livelli ante-crisi. Queste dinamiche possono essere spiegate dal miglioramento dell’ambiente economico e dalla ricerca da parte di aziende di strategie di crescita in grado di generare elevati rendimenti, volte a creare ricchezza e accrescere i portafogli. Certamente in un contesto di bassi tassi di interesse e di deflazione, il recente passaggio dalla conservazione del capitale alla creazione di capitale riflette il rinnovato interesse per gli investimenti e la propensione ai rischi sebbene con processi di gestione che adottino una certa cautela, in particolare mediante strategie a rendimento assoluto.

In parallelo, i fondi di private equity stanno cercando di disinvestire da società acquisite in tempi precedenti alla crisi, con un relativo impatto positivo sull’attività di M&A”. Olivier Baccam, Senior Fund Manager Event Driven Risk Arbitrage, ha aggiunto: “Vi è una chiara focalizzazione alla crescita e alla generazione di valore per gli azionisti. Oltre a condizioni di mercato ideali per le strategie di arbitraggio sulle operazioni di fusioni nell’ambito degli investimenti, negli anni più recenti le imprese hanno accumulato significative disponibilità liquide, per cui esistono fondi utilizzabili per questi tipi di operazioni. Stiamo infatti assistendo a consolidamenti in settori a grande liquidità, come ad esempio quello sanitario, tecnologico, ed energetico, dove è spesso più facile e rapido crescere mediante acquisizioni piuttosto che sviluppare una pipeline di proprietà”. Le aziende che sono oggetto di un'offerta spesso aumentano considerevolmente di valore, quindi esiste un elevato potenziale per gli investitori, capitalizzabile atteso l’investimento in singoli titoli o attraverso fondi azionari long-only.

Tuttavia, non solo le aziende target accrescono il loro valore, ma il mercato spesso attua delle rivalutazioni anche di altre società. Inoltre, un fondo obbligazionario ad alto rendimento potrebbe essere un altro strumento per ottenere un’esposizione ad aziende coinvolte in M&A: le società acquisite potrebbero rimborsare le obbligazioni in essere in anticipo, mentre le società acquirenti potrebbero emettere obbligazioni ad alto rendimento per finanziare l’operazione.
Il problema dell'investimento in un fondo azionario o obbligazionario è relativo alla vasta gamma di rischi impliciti, come il rischio del mercato azionario o, in caso di rischio di credito, di tasso di interesse. Un’alternativa è quella di investire in una strategia di arbitraggio sulle operazioni di M&A che, grazie ad un approccio market neutral, offre un'esposizione pura alle operazioni che il gestore crede abbiamo elevata probabilità di essere finalizzate. Perché market neutral? Anche se un gestore compra solo azioni della società target senza andare corto sulle azioni della società acquirente, quando un'offerta è formalizzata, il prezzo delle azioni della target è pressoché esclusivamente correlato allo sviluppo dell’operazione piuttosto che con l’andamento del mercato in generale.


Un significativo vantaggio di questa bassa correlazione con i mercati azionari è che la strategia M&A offre benefici di diversificazione per un portafoglio bilanciato.
In aggiunta, oltre a generare rendimento in un ambiente a bassi tassi d’interesse, le strategie di arbitraggio su M&A possono essere redditizie anche quando i tassi sono più alti. Poiché i tassi di interesse sono destinati a crescere negli USA, sta diventando evidente che tale strategie sono valide, in particolare perché ci si attende che i rendimenti crescano in linea con i tassi, dato che lo spread di ciascuna operazione riflette il tasso privo di rischio, oltre alla remunerazione del rischio dell’operazione che non si conclude. Petitcollot ha concluso: “Sia in un contesto di bassi o di alti tassi di interesse, è consigliabile investire in strategie di arbitraggio sulle fusioni, dato che l’ondata di M&A è destinata ad accelerare nel quarto trimestre e anche il prossimo anno. Inoltre, questa asset class può costituire un elemento di diversificazione all’interno del portafoglio poiché presenta una bassa correlazione con altre asset class e più ampi movimenti di mercato, unitamente a una minore volatilità.


Nonostante l’attuale clima economico sia ideale per gli investimenti orientati nell’arbitraggio sulle fusioni, questa rimane una strategia complessa. Implementarla correttamente significa identificare le operazioni che verranno finalizzate con successo, evitando quelle che hanno maggiore probabilità di fallire”.  


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