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06/08/2014

idee

Startup: le linee guida per nascere, crescere e non commettere errori fatali

Inizia qui un ciclo di appuntamenti mensili in cui tratteremo tutti gli aspetti che è necessario tenere presenti quando si va verso l'avvio di un impresa e la costituzione di una start up: scelte fiscali, legali, societarie, lavoristiche e molto altro

L'Italia terra di startup: più si va avanti, più questo scenario si va delineando. Vero è che l’Italia non è l’unico paese ad essersi messa all’opera per creare l’ecosistema al servizio delle nuove imprese innovative ma, ed anche questo è vero, in Italia si stanno gettando le basi per far sì che gli spunti imprenditoriali possano crescere e rafforzarsi. Perché limitare la definizione di start up alle imprese innovative, come implicitamente appena fatto da noi? Da un lato, per seguire la legge e lo spirito delle misure normative che stanno disegnando l’environment di riferimento di queste realtà e puntano sull’innovazione (cos’è? lo vedremo); dall’altro, per concentrarci noi stessi su quanto potenzialmente può porsi alla base della ripresa del Paese. Molto in breve: la legge definisce startup innovativa la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano, ovvero la società europea residente in Italia, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non siano quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione la quale abbia come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Alla startup innovativa sono riconosciuti determinati vantaggi: in breve, e non nel dettaglio (per cui rimandiamo qui [ http://startup.registroimprese.it ]), essi riguardano il profilo fiscale (le tasse), quello contributivo (il costo del lavoro), quello legato agli adempimenti di legge previsti dal diritto societario (regole più elastiche rispetto a quelle vigenti per le società ordinarie). In primo luogo, pertanto: cosa si intende per innovazione? In quali e quanti modi si può declinare il coefficiente innovativo di una potenziale nuova azienda?

Continuando: appunto, una potenziale nuova azienda. Una startup è un embrione d’azienda, una proto-realtà che deve essere destinata ad uscire dalla fase di avvio, per posizionarsi sul proprio mercato ed iniziare a fatturare con stabilità. In altre parole e buone premesse, gli spunti, le idee, devono diventare elementi produttivi affidabili e concreti e non solo potenziali.

La fase di avvio: è il principio di tutto ma non basta. E’ la fase in cui si deve testare l’idea, il prototipo che da essa deriva, sia esso un nuovo prodotto o servizio o, ancora, una nuova modalità di proporre un prodotto o un servizio (o entrambi) già esistenti; è la fase in cui emergono le criticità ed i punti di forza: il team di lavoro, i futuri soci, i collaboratori. In questa fase i soggetti coinvolti devono mettere alla berlina, a disposizione di tutti, le proprie reali intenzioni, il proprio committment verso l’impresa (che quasi sempre tutti vedono come “eccezionale”). È questo il momento in cui la maggior parte delle future aziende capisce che non diventerà tale: è più difficile dedicarsi a far crescere e posizionare sul mercato (peraltro: e se il mercato di riferimento non esistesse? bisognerebbe crearlo) un’impresa che si nutra e lavori con l’innovazione che non un’impresa di tipo tradizionale: usualmente, in quella innovativa, è tutto da fare, innovare, inventare: dalle modalità di fare business, a come approcciare gli investitori, a come marginare l’utile, ad identificare a chi rivolgersi come clienti, soci (di chi ho bisogno per far decollare l’idea? chi può aiutarmi a migliorarla?), aree geografiche.


Non sempre ci sono grandi o sufficienti quantità di pregressa expertise in termini alla quale attingere. Accanto a tali questioni, c’è un altro aspetto, ad esse totalmente complementare: la mancanza di consapevolezza, da parte di tantissimi dei futuri imprenditori , di quali e quanti saranno i profili da tenere in considerazione e di come essi potranno influire sulla salute e sulla solidità dell’impresa, in termini di flusso di cassa, di ricavi, di profittevolezza. Con questo primo, breve articolo, intendiamo avviare un ciclo di appuntamenti periodici in cui tratteremo tutti gli aspetti che, quasi a mo’ di breve vademecum, è necessario tenere presenti ed in conto quando si va verso l’avvio di un impresa e la costituzione di un’azienda: parleremo delle scelte fiscali, legali, societarie, lavoristiche; parleremo di casi di scuola e di modelli ed esempi virtuosi dai quali trarre spunti e indicazioni; proporremo soluzioni-tipo.


Ogni argomento sarà trattato, di volta in volta, da un professionista di BLB, a seconda delle competenze specifiche. Cercheremo di farlo nelle maniere che siano le più dinamiche e meno “ingessate” possibili ma, allo stesso tempo, esaustive, allo scopo – appunto - di evidenziare ciò che sempre più spesso ci accorgiamo, dal nostro privilegiato osservatorio professionale, non esistere: la conoscenza, forse, prima ancora della consapevolezza, di quali saranno gli avvenimenti e gli adempimenti quotidiani che si presenteranno, con l’auspicio di offrire una guida ed uno sguardo su ciò che, se ben fatto, può davvero mutare il corso della vita di chi lo fa: la futura azienda è un futuro patrimonio, che non va e non deve andar perso, e per non andare perso deve essere gestito, imparato a gestirlo. Per limitare la mortalità infantile, da un lato si deve conoscere chi è il nuovo nato che si ha di fronte, che bisogni ha e cosa lo aspetta; dall’altro, si deve incidere sulle condizioni di vita nei primi anni di esistenza e crescita.


La seconda parte è in divenire, e la terremo sotto osservazione, ma sino a che non aumenteranno e miglioreranno le misure di supporto, si ragionerà alla luce della normativa, degli adempimenti, del contesto di riferimento d’avvio e di sviluppo di cui i futuri imprenditori devono essere a conoscenza. Con l’auspicio di riscrivere, e sempre in meglio, la parte in divenire. Gli appuntamenti periodici partiranno da settembre, quando inizieremo a parlare di profili fiscali.  

Nicolino Gentile, avvocato, BLB Studio Legale – Milano

twitter: @nicolinogentile - @blbstudiolegale

 


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