Editoriale - La patrimoniale? C'e' gia'
Che in Italia la tassazione avesse raggiunto limiti ormai inaccettabili era noto. Meno noto l’accelerazione che ha avuto negli ultimi tre anni. E non parliamo solo di imposizioni dirette, ma anche di quelle indirette, che vanno a colpire consumi e patrimonio.
Dopo due aumenti dell’IVA in due anni, ora soprattutto la casa sembra aver sostituito – o quantomeno affiancato – l’automobile come bersaglio per nuovo gettito.
Se l’aumento di benzina e bollo erano una costante ad ogni nuova necessita' di cassa, adesso e' il comparto immobiliare a diventare fonte di incassi da parte dell’erario. Le imposte sulla casa sono aumentate mediamente del 78% dal 2005 al 2013, passando da un gettito di 28 miliardi a 52. E nel 2014 sono ulteriormente cresciute.
Di fatto, costituiscono una vera e propria patrimoniale. Proprio quella tassa “straordinaria” che, secondo molti, dovrebbe essere istituita per abbattere il debito pubblico, che cresce ogni mese di piu'. Peccato che questa sia gia' applicata col nome di IMU e colpisce severamente anche chi proprietario non lo e' ancora completamente, come chi ha un mutuo in essere.
Forse occorrerebbe fare come per la TASI, pagarla – banche e futuri propietari – in percentuale. A ognuno la propria quota di tasse.
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