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11/06/2014

sport

Brasile: aspetti economici della Coppa del Mondo FIFA 2014

I preparativi costeranno 28,1 miliardi di Rais e si prevede che porteranno a crescita del PIL e dell'occupazione. Un report di Societe Generale va a fondo sulle cifre, molto ottimistiche

La FIFA World Cup 2014 si giocherà in 12 città del Brasile (Belo Horizonte, Brasilia, Cuiaba, Curitiba, Fortaleza, Manaus, Natal, Porto Alegre, Recife, Rio De Janeiro, Salvador e São Paulo) tra il 12 giugno e il 13 luglio. Societe Generale ha presentato le sue opinioni chiave sull'aspetto economico della manifestazione. La spesa totale per ospitare l'evento: 28,1 miliardi di Rais (BRL)

Il sito ufficiale del governo che traccia la spesa di cassa relativi ai mondiali, ipotizza una spesa per investimenti correlati pari a 28,1 miliardi di BRL. A seconda del tasso di cambio utilizzato per la conversione e l'anno di spesa, questo si traduce tra 13 e 16 miliardi di dollari (da 0,5 a 0,7% del PIL). Il Ministero delle Finanze ipotizza il guadagno annuo, stimato dall’organizzazione del torneo, allo 0,4% in termini di crescita del PIL reale durante gli anni di spesa e oltre. A nostro avviso – afferma Dev Ashish di Societe Generale - questa affermazione è un po' esagerata. Inoltre, della maggior parte dei guadagni derivanti dalla spesa si tiene già conto nei calcoli del PIL”.

Effetto a lungo termine: +0,6% di spinta al PIL, 0,1-0,2% di aumento in crescita tendenziale

La creazione di capacità di business attraverso la generazione di costruzioni/infrastrutture e la crescita dei salari/introiti dovuti alla maggiore occupazione, sono due evidenti benefici indiretti a lungo termine. Nel caso del Brasile, la creazione di capacità potrebbe essere di aiuto immediato, così come per un altro importante evento imminente - le Olimpiadi del 2016 – che è proprio dietro l'angolo (anche se ha un bilancio separato e sostanziale). Secondo uno studio di Ernst & Young/FGV citato dal sito ufficiale del governo sulla Coppa del Mondo, l'economia brasiliana dovrebbe aver assorbito la spesa addizionale (con la maggior parte di essa proveniente dal settore privato) di 142 miliardi di BRL tra il 2010 e il 2014 (in media lo 0,63% del PIL), portando alla creazione di 3,6 milioni di nuovi posti di lavoro. Questa spesa è anche probabile che abbia aumentato il numero delle piccole e medie imprese, e ha contribuito ad incrementare la spesa nei settori della sanità e dell'istruzione.

Un altro studio del Ministero del Turismo/FIPE  mostra che la Coppa aumenterà il PIL di 30 miliardi di BRL (circa lo 0,65% del PIL nominale). “Secondo noi - continua Ashish - e dato il rapporto incrementale capitale-prodotto (ICOR) di valore quasi 6 per il Brasile, la spesa per investimenti una tantum di quasi 28 miliardi di Rais nella creazione di capacità, alzerà trend di crescita annuale di circa 4.6 mliiardi, tra lo 0,1 e lo 0,2%”. Guadagni immediati dal turismo: 3,7 milioni di turisti, 3,2 miliardi di dollari

Uno studio dell’Istituto Brasiliano di Turismo (EMBRATUR) suggerisce che per i 30 giorni della Coppa del Mondo circa 3,7 milioni di turisti visiteranno varie città del Brasile e spenderanno un totale di 25.5 miliardi di Rais (lo 0,57% del PIL nominale). Di questi, i viaggiatori nazionali spenderanno 18.5 miliardi di Rais, mentre gli stranieri dovrebbero spendere 6.85 miliardi (oltre 3.2 mld di dollari). La spesa degli stranieri supplementari (quelli che arriveranno oltre al solito numero di turisti che visitano il Brasile ogni anno) dovrebbe contribuire a ridurre dello 0,2% il deficit previsto di partite correnti complessive, che si attesterebbe al -3,8% del PIL nel 2014.


Tuttavia, una parte di questo reddito da turismo potrebbe non materializzarsi nella misura assunta, se il solito numero di turisti, vale a dire quelli che non frequentano l'evento, evitasse di viaggiare nelle città che ospitano l'evento, a causa dei prezzi più elevati o del fattore di disagio. Gli effetti collaterali di ospitare la Coppa del Mondo: una maggiore inflazione

È la spesa per la Coppa del mondo una delle ragioni dietro l'alta inflazione? - Alcuni dei fattori che hanno portato a un aumento dell'inflazione nel corso degli ultimi anni sono stati collegati con questa spesa. Mentre la capacità di business ha preso tempo per creare opportunità e i rendimenti devono ancora materializzarsi (ad eccezione di quelli generati dalla Confederation Cup 2013), la maggiore spesa e la crescita dei salari hanno avuto l'effetto di spingere in sù l'inflazione. • Impatto esagerato sull'economia globale - Considerati i vantaggi in gran parte fissi per chi ospita la Coppa del Mondo, un Paese più piccolo probabilmente ne beneficierebbe maggiormente (in percentuale del PIL) rispetto a un Paese più grande.


Per esempio, un fatturato di 3 miliardi di dollari è molto più consistente per un Paese come il Sud Africa (che ha ospitato gli ultimi Mondiali nel 2010) che per il Brasile. Inoltre, i vantaggi a lungo termine di tali eventi sono difficili da misurare e sono spesso esagerati, soprattutto se gli stadi di nuova costruzione non riescono a generare abbastanza introiti in futuro e necessitano di continui costi di manutenzione. • Cresce l’onere fiscale - La spesa pubblica per la preparazione all'evento supera di gran lunga il costo percepito dell’organizzare l'evento stesso. Tuttavia, anche al valore nominale, la spesa correlata ai Mondiali ha rappresentato una stima dello 0,55% della spesa pubblica totale nel 2010-14. Mentre la spesa per la preparazione dell'evento da parte dei Paesi ospitanti varia notevolmente (molti Paesi avanzati sono ben preparati per tali eventi), i guadagni diretti dell'evento sono spesso comparabili. Inoltre, una buona parte dei guadagni diretti (dalla vendita dei biglietti, sponsership, diritti televisivi, ecc.) va alla FIFA, mentre il Paese ospitante gode di un minor numero di benefici diretti, anche se ha sostenuto tutte le spese.


Riduzione dei turisti abituali - La spinta al turismo non sempre si materializza nella misura prevista, poichè alcuni turisti abituali, cioè coloro che non partecipano all'evento, possono evitare di viaggiare nelle città che ospitano i Mondiali a causa di prezzi più elevati o del fattore di disagio. Benefici intangibili e l'economia politica della Coppa del Mondo

La valorizzazione del marchio derivata dall’ospitare un evento del genere è un argomento molto discusso. Tuttavia, una quantificazione è difficile. È possibile che i mercati emergenti raccolgano una maggiore valorizzazione rispetto ai Paesi avanzati. Ma si pone la questione se i numeri siano veramente da prendere in considerazione quando si tratta della Coppa del Mondo, e se gli analisti finanziari si basino più pesantemente sui numeri rispetto a come fanno i Paesi ospitanti stessi (o forse anche il FIFA). Infatti, ci chiediamo se sia possibile mettere a punto una stima significativa dei futuri flussi di entrate generate da un Mondiale (o altri eventi globali simili, come le Olimpiadi). I politici nei Paesi ospitanti sono stati abbastanza intelligenti per capire i benefici intangibili dell’ospitare un Mondiale, anche con dichiarazioni sulle varie stime di costi-benefici nelle varie fasi di preparazione per gli eventi.


Nonostante le proteste iniziate a giugno 2013, ospitare un Mondiale in un anno elettorale - soprattutto quando il Paese organizzatore pensa di avere una buona possibilità di vincerlo - potrebbe stimolare il sentiment della popolazione proprio nel momento che conta di più per un governo in carica. Al contrario, l'uscita precoce del Brasile dalla competizione potrebbe invertire il sentiment. Vantaggi economici, valore del brand e fattori politico-economici sono le ragioni perchè i Paesi ospitano un Mondiale di calcio.

Probabilità del Brasile di vincere la Coppa: un’occasione molto buona

Determinare le probabilità del Brasile di vincere il Mondiale non è una scienza esatta. Tuttavia, delle 19 edizioni dal 1930 a oggi (non hanno avuto luogo nel 1942 e il 1946 a causa della Seconda Guerra Mondiale), sei sono state vinte dal Paese ospitante (cioè una probabilità del 32%). Inoltre, per due delle 19 edizioni, anche se il Paese ospitante non ha vinto la Coppa, ha giocato la partita finale, quindi dal punto di vista della sponsorship, l'interesse nel Paese ospitante è rimasto forte fino alla fine.


Un Mondiale ospitato da un paese dell’America Latina è stato sempre vinto dalla squadra dello stesso continente. Questo aumenta ulteriormente la probabilità del Brasile di vincere il mondiale questa volta, specialmente dato che è classificato n. 1 tra i Paesi del Sud America (e 4° nel ranking FIFA).


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