Italiani, il cellulare utilizzato
davvero in ogni occasione
Quasi 13 milioni navigano sul Web con il telefonino, che
diventa anche mezzo per pagamenti e per le promozioni
Fino a ieri utilizzavamo il
cellulare per parlare con
gli amici, per discutere di
lavoro o semplicemente
per il piacere di stare al
telefono. Oggi i telefonini
si sono evoluti e sono
diventati smartphone,
con schermi touchscreen,
connessi in rete e con
sorprendenti funzioni
multimediali. E gli italiani? Li
troviamo sempre a parlare
o sono pronti a recepire
e utilizzare le nuove
tecnologie? Sì, sono pronti,
e in larghissima parte già lo
fanno: è la risposta emersa
dal secondo monitor
“Gli italiani, l’uso evoluto
del cellulare e il mobile
marketing”, commissionato
da A-Tono, società che si
occupa di digital marketing
e communications solution,
ad Astra Ricerche e
realizzato su un campione
rappresentativo degli
italiani tra i 15 e i 65 anni.
Rispetto all’analoga ricerca
del 2009, in un solo anno
lo scenario è evoluto
addirittura molto più del
previsto. È stato smentito
definitivamente lo stereotipo
del cellulare come medium
“da giovani” e difficile da
utilizzare: se, da un lato, la
penetrazione del cellulare
è uniforme per area, titolo
di studio, professione e altri
parametri sociodemografici,
dall’altro l’utilizzo delle sue
funzioni evolute supera
infatti la soglia dei 40 anni
e si accentua nei gruppi
sociali e culturali superiori.
Si assiste in primis alla
scomparsa dell’uso “voice
only”, con il 95% della
popolazione che utilizza
anche gli SMS, il 72%
che scatta abitualmente
foto o registra video con il
telefonino e il 53% che ha la
modalità bluetooth sempre
attiva. Ma non finisce qui.
Il cellulare, in particolare
lo smartphone, si attesta
infatti come la nuova
“Italian way to Internet”
con quasi 13 milioni di
italiani che lo utilizzano
per navigare sul Web e
il 23% della popolazione
tra 15 e 65 anni che lo
usa per mandare e-mail.
E questo aspetto è ancor
più significativo se si
considera che l’utente non
è certo invogliato dalle
tariffe a utilizzare Internet in
mobilità. Infatti, il 39% circa
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