Business Community Magazine - Agosto 2010
Editoriale
Ripresa sì, ripresa no
Partiamo da alcuni dati. Secondo L’ISTAT, il fatturato delle aziende italiane ha registrato
in maggio un incremento tendenziale dell’8,9%. Nel confronto tendenziale relativo al
periodo gennaio-maggio, l’indice del fatturato ha segnato una variazione positiva del
6,2%. Gli indici grezzi del fatturato e degli ordinativi hanno registrato aumenti tendenziali,
rispettivamente, del 12,5 e del 26,6%. Rispetto allo stesso mese del 2009, le variazioni
positive più significative si sono avute nei settori della fabbricazione di coke e prodotti
petroliferi raffinati (+28,5%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
(+21,6%) e delle fabbricazioni di prodotti chimici (+19,9%). Gli incrementi più rilevanti
dell’indice grezzo degli ordinativi hanno riguardato la fabbricazione di mezzi di trasporto
(+60,9%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi
elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+37,9%) e la fabbricazione di
macchinari (+33,3%). A questi dati va aggiunto un aumento del 17% delle esportazioni
rispetto allo stesso mese del 2009.
Tutto bene quindi, e fine del periodo di recessione? In molti sostengono di no, portando a
confutazione i dati sull’occupazione. Sempre secondo l’ISTAT, a maggio 2010 il numero
di occupati risulta in calo dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2009. Al protrarsi del
forte calo dei dipendenti a tempo indeterminato si contrappone la sostanziale battuta
d’arresto della caduta del lavoro temporaneo (dipendenti a termine e collaboratori) e
il consolidamento dell’occupazione a orario ridotto. Il tasso di disoccupazione è pari
all’8,7%, con un aumento dell’1,2% rispetto allo stesso mese del 2009. Il tasso di
disoccupazione giovanile è pari al 29,2%, con un aumento dello 0,2% rispetto al mese
precedente e del 4,7% rispetto a maggio 2009. È chiaro quindi che, dopo un periodo
di forte contrazione dei mercati, si intravedono i segni della ripresa,
specialmente grazie alle esportazioni, ma ci vorrà ancora del tempo
perchè si consolidi e abbia i suoi benefici effetti nel mondo del lavoro.
Le aziende hanno messo in campo uno sforzo notevole, aiutato anche
dalla debolezza dell’euro, ma adesso è più che mai necessario che
le istituzioni facciano la loro parte per contribuire a consolidare la
ripresa.
Claudio C. Gandolfo
Business Community
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19/7/97
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Direttore Editoriale
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