Inflazione (provvisoria): a settembre 2016 -0,2% su agosto e +0,1% su anno
Inflazione (provvisoria): a settembre 2016 -0,2% su agosto e +0,1% su anno


Un segnale positivo dopo tanti mesi di deflazione: dopo sette mesi consecutivi di diminuzioni tendenziali, i prezzi al consumo tornano a crescere seppur di poco. Nel mese di settembre 2016, secondo le stime preliminari, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento dello 0,1% rispetto a settembre 2015 (era -0,1% ad agosto). 



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Questa inversione di tendenza è dovuta principalmente al marcato ridimensionamento della flessione dei prezzi dei Beni energetici sia non regolamentati (-2,7%, da -7,0% di agosto) sia regolamentati (-4,1%, da -5,9%) e, in misura minore, alla ripresa della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%; la variazione era nulla il mese precedente).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l''inflazione di fondo' sale a +0,5% (da +0,4% di agosto); al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,5% registrando, rispetto al mese precedente (+0,6%), un rallentamento di lieve entità.
Nel mese di settembre 2016 si registrano diminuzioni congiunturali dei prezzi per le divisioni di spesa Ricreazione, spettacoli e cultura (-1,9%), Trasporti (-1,3%) – in larga parte dovuti a fattori stagionali – e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,1%). Sono in aumento i prezzi di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6%), Istruzione (+0,5%), Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,3%), Abbigliamento e calzature (+0,2%) e Altri beni e servizi (+0,1%). I prezzi delle rimanenti divisioni di spesa non variano rispetto ad agosto 2016. Su base annua, nove divisioni di spesa presentano prezzi in aumento e tre in diminuzione. Per tutte quelle in aumento, la crescita rallenta o resta stabile rispetto ad agosto. Il rallentamento di maggiore ampiezza si registra per il prezzo di Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,1%, dal +0,9% del mese precedente) seguito da quelli di Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,3%, era +0,8% ad agosto) e Istruzione (+1,0%, era +1,2% il mese precedente); i prezzi di Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,3%), Servizi sanitari e spese per la salute (+0,2%), Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,8%) e Altri beni e servizi (+0,3%) segnano una riduzione della crescita di un decimo di punto percentuale mentre Bevande alcoliche e tabacchi (+2,0%) e Abbigliamento e calzature (+0,4%) registrano una crescita stabile. Per le divisioni di spesa i cui prezzi sono in calo, quelli di Trasporti (-0,1%, era -2,3% ad agosto) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,4% era -2,0% il mese precedente) segnano un’attenuazione della flessione mentre per i prezzi delle Comunicazioni (-1,0%, dal -0,4% di agosto) la flessione si accentua.

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L'inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,1% (era nulla il mese precedente).
Rispetto a settembre 2015, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a -0,2% (era -0,5% ad agosto), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende a +0,4% (da +0,5% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto ad agosto 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di quattro decimi di punto percentuale.
Considerando i due principali aggregati (beni e servizi), i prezzi dei beni registrano una flessione su base annua (-0,2%) meno ampia di quella rilevata ad agosto (-0,5%) e i prezzi dei servizi un tasso di crescita tendenziale in rallentamento (+0,4%, era +0,5% il mese precedente) (Figura 1 e Prospetto 2). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra i tassi di variazione tendenziale dei prezzi dei servizi e quelli dei beni si riduce, portandosi a più 0,6 punti percentuali (da più 1,0 di agosto). Tra i beni, i prezzi degli Alimentari (incluse le bevande alcoliche) diminuiscono dello 0,1% su base mensile e azzerano la crescita su base annua registrata ad agosto (+0,8%). La dinamica dei prezzi dei Beni alimentari è imputabile principalmente all’andamento dei prezzi dei prodotti non lavorati, che diminuiscono dello 0,3% in termini congiunturali e registrano un rallentamento della crescita tendenziale (+0,4%, era +2,4% il mese precedente). I prezzi dei prodotti lavorati, invece, sono fermi in termini congiunturali e fanno registrare una diminuzione dello 0,1% su base annua (la variazione era nulla ad agosto).

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La diminuzione su base mensile dell'indice generale dei prezzi al consumo è principalmente ascrivibile ai cali congiunturali, in larga parte dovuti a fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-3,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,9%).
I prezzi dei Beni energetici aumentano dell’1,5% su base mensile e registrano una flessione su base annua (-3,5%) meno ampia di 3,0 punti percentuali rispetto a quella rilevata ad agosto (-6,5%). La dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni energetici è da ascrivere in misura maggiore alla componente non regolamentata, i cui prezzi aumentano dell’1,3% su base mensile – a causa principalmente dei rialzi dei prezzi della Benzina e del Gasolio per mezzi di trasporto – e fanno registrare una marcata riduzione del calo tendenziale (-2,7%, era -7,0% ad agosto); il consistente ridimensionamento della flessione tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati risente del confronto con settembre 2015 mese in cui, per i prodotti del comparto, era stata registrata una variazione congiunturale negativa e pari a -3,2%. Anche i prezzi degli Energetici regolamentati aumentano su base mensile (+1,7%) e mostrano un’attenuazione della flessione tendenziale, portandosi a -4,1% dal -5,9% del mese precedente, su cui incide, anche in questo caso, il confronto con settembre 2015 mese in cui i prezzi erano diminuiti su base mensile dello 0,2%. Si precisa che, a settembre, le variazioni di prezzo relative alla componente regolamentata tengono conto dell’aggiornamento dei prezzi dell’energia elettrica in servizio di tutela predisposto, per il terzo trimestre 2016, dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, con deliberazione n°354/2016. L’aggiornamento dei prezzi dell’energia elettrica segue l’accoglimento da parte del Tar Lombardia, con ordinanza n. 1185 del 15 settembre 2016, dell’istanza di revoca, presentata dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, del decreto cautelare monocratico del Tar Lombardia, Sez. II, 19 luglio 2016, n. 911, confermato con successivo decreto n. 982 del 28 luglio 2016, che sospendeva l'efficacia della deliberazione 354/2016/R/eel di aggiornamento dei prezzi dell’energia in servizio di tutela per il terzo trimestre 2016 predisposto dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. I prezzi dei Tabacchi non variano su base mensile, con un tasso di incremento annuo stabile al 2,9%. Infine, i prezzi degli Altri beni (non energetici e non alimentari, esclusi i tabacchi) aumentano dello 0,3% rispetto ad agosto e mantengono una crescita tendenziale stabile a +0,4%. Con riferimento ai servizi si rileva una sensibile diminuzione congiunturale – imputabile a fattori di natura stagionale – dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-3,0%) che però, su base annua, registrano una ripresa della crescita (+1,1%, la variazione era nulla ad agosto), per effetto del confronto con settembre 2015 quando si era registrata una diminuzione congiunturale più marcata e pari a -4,0%. Analoghi fattori stagionali contribuiscono a spiegare la diminuzione su base mensile dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,9%) che segnano un rallentamento della crescita tendenziale (+0,5%, da +1,0% del mese precedente). I prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni aumentano dello 0,1% rispetto ad agosto e mostrano, su base annua, una flessione stabile e pari a -1,4%. Anche i prezzi dei Servizi vari crescono dello 0,1% su base mensile e la relativa crescita tendenziale rallenta (+0,3%, da +0,4% di agosto). I prezzi dei Servizi relativi all’abitazione sono fermi in termini congiunturali e presentano un lieve rallentamento della crescita tendenziale (+0,7%, dal +0,8% del mese precedente).



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Secondo le stime preliminari, l'indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) aumenta dell'1,9% su base mensile e dello 0,1% su base annua, con un'inversione di tendenza dal -0,1% di agosto.

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