In crescita a ottobre la fiducia delle imprese italiane
In crescita a ottobre la fiducia delle imprese italiane


Notizie positive sul sentiment imprenditoriale italiano. L’Istat ha infatti comunicato che nel mese di ottobre si registra un miglioramento della fiducia in tutti settori eccetto il commercio: la crescita è marcata nel settore dei servizi (l'indice sale da 103,7 a 106,6) e più lieve nella manifattura e nelle costruzioni (da 102,1 a 103,0 e da 125,3 a 125,8, rispettivamente); nel commercio al dettaglio l'indice scende da 102,0 a 101,3. A ottobre 2016, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane che sintetizza le serie dei saldi (destagionalizzate e standardizzate) componenti il clima di fiducia delle imprese manifatturiere, delle costruzioni, dei servizi e del commercio al dettaglio, sale da 101,2 a 102,4. Vediamoli nel dettaglio.



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Le imprese manifatturiere
Ad ottobre l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese manifatturiere sale da 102,1 a 103,0. Migliorano i giudizi sugli ordini, mentre restano stabili le attese di produzione; il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da 3 a 4. L’indice del clima di fiducia scende da 100,5 a 99,3 nei beni di consumo, mentre sale da 99,3 a 100,1 nei beni intermedi e da 107,1 a 110,0 in quelli strumentali. I giudizi sugli ordini sono stabili nei beni di consumo e nei beni intermedi (a -12 e a -14 rispettivamente), ma migliorano in misura sostanziale nei beni strumentali (da -16 a -6 il relativo saldo). Il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di prodotti finiti passa da 5 a 6 nei beni di consumo, da 3 a 4 nei beni intermedi e da 2 a 3 nei beni strumentali. Le attese sulla produzione peggiorano nei beni di consumo (da 10 a 8), sono stabili nei strumentali (a 9), ma migliorano in quelli intermedi (da 6 a 10). Secondo le consuete domande trimestrali effettuate nel mese di ottobre, il grado di utilizzo degli impianti sale lievemente da 76,0% a 76,1% del trimestre precedente. Resta stabile al 27% la quota di operatori che segnala la presenza di ostacoli all’attività produttiva: aumenta leggermente la quota di imprese che segnala vincoli legati all’insufficienza della domanda, ma scende quella che indica i vincoli legati all’insufficienza degli impianti e/o materiali; resta invariata, infine, la quota di imprese che segnala la presenza di vincoli finanziari.

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Le imprese di costruzione
L’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale leggermente da 125,3 a 125,8; i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione e le attese sull’occupazione rimangono sostanzialmente stabili (rispettivamente a quota -27 e -7). L’indice scende nel settore relativo alla costruzione di edifici (da 106,8 a 103,4) e nell’ingegneria civile (da 124,7 a 122,2) mentre è in deciso miglioramento nei lavori di costruzione specializzati (da 135,1 a 138,7). I giudizi sugli ordini e le attese sull’occupazione migliorano nei lavori di costruzione specializzati mentre peggiorano nella costruzione di edifici e nell’ingegneria civile.
Le imprese dei servizi di mercato
L’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato sale ad ottobre da 103,7 a 106,6. Migliorano i giudizi sul livello degli ordini (da 2 a 8 il saldo) e le attese sull’andamento generale dell’economia (da 3 a 6 il relativo saldo); rimangono stabili le attese sugli ordini (a quota 5). Nel dettaglio settoriale, il clima di fiducia cresce nei trasporti e magazzinaggio, da 115,1 a 115,3, nei servizi turistici, da 91,8 a 99,3, e nei servizi alle imprese (da 100,3 a 102,3). Il risultato riflette l’incremento del saldo relativo al livello degli ordini (specie nei trasporti e magazzinaggio dove passa da 9 a 16) e di quello delle attese sull’economia in generale (soprattutto nei servizi turistici, da 12 -3). Invece, la fiducia peggiora da 100,5 a 100,3 nei servizi di informazione e comunicazione a causa della diminuzione del solo saldo relativo alle attese sull’andamento dell’economia italiana. Analizzando le consuete domande trimestrali poste agli operatori del settore, il grado di utilizzo degli impianti sale nel terzo trimestre del 2016 da 87,5 a 90,2. Risale la quota degli operatori che segnalano la presenza di ostacoli all’attività produttiva (da 38 a 42).

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La fiducia delle imprese del commercio al dettaglio
Nel commercio al dettaglio il clima di fiducia scende da 102,0 a 101,3. Diminuisce sia il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (da 3 a -1), che quello relativo alle aspettative sulle vendite future (da 24 a 22); in decumulo sono giudicate, infine, le scorte di magazzino (da 14 a 10, il saldo). Il clima di fiducia peggiora nella grande distribuzione, portandosi da 100,3 a 99,4 confermandosi invece sui livelli dello scorso mese in quella tradizionale (104,6). Nella prima, diminuisce sia il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (da 5 a 1), che quello relativo alle aspettative sulle vendite future (da 30 a 27); nella seconda, peggiora il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (da -7 a -10) ed aumenta quello relativo alle attese sulle vendite future (da 10 a 11). Quanto infine alle scorte di magazzino, il saldo della variabile passa da 16 a 12, nella grande distribuzione e da 8 a 6, in quella tradizionale.

 

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