PMI eurozona: la Germania guida la crescita maggiore del 2016
PMI eurozona: la Germania guida la crescita maggiore del 2016


Secondo i dati dell’indagine PMI, il tasso di crescita economica dell’eurozona di ottobre ha toccato il valore record dell’anno in corso, guidato dal ritmo di espansione della Germania. La crescita più rapida degli ordini in entrata e l’accelerazione del tasso di assunzione sono di buon augurio per il rafforzamento dell’economia nei prossimi mesi. Nel frattempo le pressioni inflazionistiche hanno dato segnali di rialzo, con l’indagine che ha registrato il maggiore aumento dei prezzi di vendita in oltre cinque anni. Il PMI Markit dell’eurozona, da 52.6 di settembre, è aumentato a 53.7 nel mese di ottobre, indicando il più rapido incremento mensile dell’attività economica da dicembre dello scorso anno. La crescita dei nuovi ordini ha toccato il record da gennaio, inducendo le aziende ad assumere ulteriore personale. I livelli occupazionali hanno mostrato il più cospicuo incremento degli ultimi tre mesi. Nonostante l’aumento degli organici, le commesse inevase hanno segnato il più rapido livello di accumulo da maggio 2011 con aziende che hanno fatto fatica a mantenere il passo con la domanda. Con la stabile crescita della domanda, le aziende sono state maggiormente capaci di aumentato i prezzi di vendita di beni e servizi, registrando il primo incremento da agosto 2015. I prezzi più alti hanno spesso riflesso l’esigenza di ricaricare sul cliente i costi maggiori. I prezzi medi d’acquisto sono aumentati al tasso più netto in 15 mesi, principalmente a causa del costo maggiore dei beni, soprattutto quelli relativi al petrolio, così come quelli legati ai salari. Sia nel manifatturiero che nel terziario la crescita della produzione ha subìto un rialzo, mostrando il miglior incremento dall’inizio dell’anno, con un più rapido tasso di aumento dei nuovi ordini e di commesse in entrata per entrambi i settori. Il settore manifatturiero ha riportato il tasso di incremento più netto, contribuendo anche alla più forte crescita occupazionale. Se il livello di assunzione del settore terziario è a malapena aumentato rimanendo vicino ai minimi su cinque mesi di settembre, la crescita degli organici delle aziende produttrici di beni ha toccato il record da maggio 2011. La Germania ha guidato l’espansione, con una crescita che ha segnato uno slancio significativo, indicando il secondo più cospicuo incremento mensile di quest’anno ancora in corso. Il settore manifatturiero ha registrato uno dei rialzi più forti della produzione degli ultimi due anni e mezzo. L’attività del settore terziario è aumentata, riprendendo vigore dal crollo quasi vicino alla stagnazione di settembre. La crescita dell’occupazione ha toccato un record su cinque anni, e l’aumento dei prezzi medi di vendita ha toccato per la seconda volta il valore record degli ultimi quattro anni e mezzo. In Francia, al contrario, il tasso di crescita è rallentato, toccando tuttavia il secondo valore migliore di quest’anno. I valori di crescita in rialzo della produzione manifatturiera al record su due anni e mezzo, sono stati controbilanciati dal più lento ritmo di incremento del terziario. Nonostante la crescita generale dei nuovi ordini sia rallentata e l’occupazione sia diminuita, le commesse inevase hanno registrato un salto in avanti toccando il record da maggio 2011. I prezzi di vendita hanno continuato a diminuire, ma anche qui ci sono buone notizie, ovvero che il tasso di contrazione è stato il più debole in poco più di un anno. Su altri fronti, la crescita della produzione nel resto della regione ha ripreso vita rispetto ai minimi su 21 mesi toccati a settembre, segnando ciononostante la più debole espansione degli ultimi due anni.



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Secondo Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit, “ad inizio del quarto trimestre l’economia dell’eurozona è tornato a mostrare segnali positivi, riportando la maggiore espansione dell’anno in corso e con ancora possibili aumenti in programma. A causa dell’aumento al tasso più veloce in più di cinque anni del lavoro inevaso, con l’approssimarsi della fine dell’anno, la crescita dell’attività e il livello occupazionale dovrebbe accelerare ulteriormente. Guidato dall’espansione dello 0.5% della Germania, il PMI di ottobre è in linea col tasso di crescita trimestrale del PIL di 0.4%. Una crescita modesta di 0.2-0.3% è stata segnalata in Francia, anche se altri indicatori, incluso l’elevato aumento del lavoro inevaso, suggeriscono che i francesi godranno di un’espansione maggiore nei prossimi mesi. Gli organi decisionali saranno incoraggiati sia dalla maggiore crescita economica che dall’aumento della pressione dei prezzi. La prospettiva di un forte quarto trimestre alimenterà ulteriori speculazioni circa la possibile riduzione graduale dell’acquisto di titoli di stato da parte della BCE. Non solo i prezzi medi sono aumentati al tasso più elevato in poco più di cinque anni, ma l’indagine di ottobre ha inoltre osservato il ritardo maggiore in cinque anni dei tempi medi di consegna dei fornitori manifatturieri. I sempre più diffusi ritardi suggeriscono che la domanda è maggiore dell’offerta per parecchie materie prime. Situazione questa che spesso viene seguita dall’aumento di prezzi e investimenti sulla capacità produttiva”.

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