Commercio estero extra Ue: a settembre +0,5% l'export e -4,1% l'import
Commercio estero extra Ue: a settembre +0,5% l


Continuano le buone performance della nostra bilancia commerciale, vero punto di forza della nostra economia in una prolungata fase di contrazione del mercato interno. L’Istat ha infatti comunicato che a settembre 2016, rispetto al mese precedente, le esportazioni presentano, per il quarto mese mese consecutivo, un contenuto incremento (+0,5%) mentre le importazioni sono in marcata diminuzione (-4,1%). Il surplus commerciale (+2.880 milioni) è più del doppio di quello dello stesso mese del 2015 (+1.426 milioni).



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L’incremento congiunturale dell’export (+0,5%) è ascrivibile ai beni di consumo durevoli (+7,5%), all’energia (+3,0%) e, in misura minore, ai beni di consumo non durevoli (+0,3%). Le vendite di beni intermedi e di beni strumentali sono invece in calo (entrambi -0,2%). Dal lato dell’import, la flessione congiunturale (-4,1%) è determinata soprattutto dai beni di consumo -non durevoli (-7,6%) e durevoli (-5,4%)- e dai beni strumentali (-5,0%), In misura minore incidono anche i beni intermedi (-3,6%). L’energia (+0,8%) registra invece un incremento degli acquisti rispetto al mese precedente. Su base annua, a settembre 2016 la crescita delle esportazioni (+2,7%) è trainata dai beni di consumo non durevoli (+11,0%) e, in misura più contenuta, dai beni intermedi (+3,1%) e dai beni di consumo durevoli (+2,3%). Le vendite verso i Paesi extra Ue di energia (-16,1%) e, in misura meno intensa, quelle di beni strumentali (-0,4%) sono in diminuzione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Dal lato degli acquisti si rileva un calo tendenziale (-7,9%) esteso a tutti raggruppamenti principali di industrie esclusi i beni strumentali (+4,5%). L’energia (-18,4%) e i beni intermedi (-10,1%) registrano una flessione più marcata della media. Viceversa risulta più contenuta della media la flessione delle importazioni di beni di consumo non durevoli (-4,9%) e di beni di consumo durevoli (-2,9%).

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Dal lato dell'import, la flessione congiunturale è estesa a tutti i raggruppamenti principali di beni, a esclusione dell'energia (+0,8%). I beni di consumo (-7,3%) e i beni strumentali (-5,0%) registrano un calo più marcato della media. Nell'ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell'export verso i paesi extra Ue si conferma lievemente positiva (+0,2%) ed estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di beni. Soltanto i beni strumentali (-1,0%) registrano una flessione. Nello stesso periodo, l'incremento congiunturale dell'import (+1,0%) investe l'energia (+2,4%), i beni intermedi (+2,0%) e i beni di consumo durevoli (+1,7%), mentre i beni di consumo non durevoli (-0,8%) sono in lieve contrazione. A settembre 2016 le esportazioni su base annua sono in crescita (+2,7%) trainate dai beni di consumo (+9,1%), in particolare quelli non durevoli (+11,0%), e dai beni intermedi (+3,1%). Contrastano la tendenza crescente delle esportazioni le vendite di energia (-16,1%). Le importazioni registrano un forte calo tendenziale (-7,9%), determinato soprattutto dall'energia (-18,4%) e dai beni intermedi (-10,1%). Nei primi nove mesi del 2016 entrambi i flussi commerciali presentano un calo tendenziale, più sostenuto per le importazioni (-7,8%) che per le esportazioni (-2,6%). Al netto della componente energetica, la flessione di entrambi i flussi è molto meno marcata (-1,0% per le importazioni, -0,9% per le esportazioni).

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A settembre 2016, le esportazioni di beni verso Cina (+23,0%), Giappone (+18,0%), Stati Uniti (+11,0%) e verso i paesi ASEAN (+4,6%) sono in forte accelerazione rispetto ai primi nove mesi dell’anno. Nello stesso mese le esportazioni verso Svizzera (+5,2%) e paesi MERCOSUR (+3,9%) segnano un risultato positivo in controtendenza con l’andamento negativo rilevato dall’inizio dell’anno. E’ decrescente ma in decelerazione rispetto all’inizio dell’anno la dinamica delle vendite verso la Russia (-1,6%). A settembre 2016 si conferma la flessione delle esportazioni, già registrata nel 2015 e nei primi otto mesi dell’anno, verso i paesi OPEC (-11,0%). Infine, le vendite verso la Turchia (-8,3%) mostrano un calo molto più marcato di quello medio dall’inizio dell’anno. A settembre 2016 rallenta ma prosegue la flessione delle importazioni di beni, già registrata in media nel 2015 e nei primi otto mesi del 2016, dalla Russia (-22,0%). Gli Stati Uniti (-14,7%) e la Cina (-4,0%) presentano un calo degli acquisti molto più marcato di quello medio dall’inizio dell’anno. Nello stesso mese le importazioni di beni da India (-10,8%), paesi ASEAN (-1,9%) e Turchia (-1,2%) invertono la tendenza positiva dei primi nove mesi dell’anno. Infine, a settembre 2016 i paesi OPEC (+7,9%), i paesi MERCOSUR (+2,6%) e la Svizzera (+1,4%) contrastano la tendenza decrescente che si registra da gennaio 2016.



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