Da qualche ora circola in rete un tool che permette di liberare i computer dal ramsonware WannaCry. Molti ormai hanno già risolto il problema, pochi hanno pagato i bitcoin, ma la notizia è certamente ghiotta. Infatti, oggi è davvero possibile ripristinare i computer bloccati e ce ne sono ancora, stando a stime dell'Università di Stanford, circa 10.000 che sono stati infettati.
Il tool permette, infatti, di entrare nei file del computer e inserire la chiave corretta per bloccarli. Questo sistema, inoltre, dovrebbe consentire a prevenire futuri attacchi informatici che sfrutteranno le medesime caratteristiche. Infatti si potrà sfruttare il medesimo schema di cifratura implementato da WannaCry, che utilizza un meccanismo di crittografia asimmetrica basato su una coppia di chiavi pubblica/privata per la cifratura e decifratura dei file, per prevenirne altre versioni.
Bisogna tenere conto che per la creazione della coppia di chiavi l'algoritmo implementato dal malware utilizza una coppia di numeri primi, noti i quali è quindi possibile risalire alla chiave per decifrare i file. Una volta creata la chiave per decifrare i file, WannaCry procedeva alla sua cancellazione del sistema infetto, tuttavia il codice malevolo non cancella i numeri primi usati nel processo di generazione.
Per migliori informazioni e aggiornamenti, è bene recarsi alla pagina web http://thehackernews.com/2017/05/wannacry-ransomware-decryption-tool.html