Prezzi all’import dei prodotti industriali: a gennaio +0,4% su mese
Prezzi all’import dei prodotti industriali: a gennaio +0,4% su mese


Secondo quanto comunicato dall’ISTAT, a gennaio 2018 l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali è aumentato dello 0,4% rispetto al mese precedente e aumenta dell’1,5% nei confronti di gennaio 2017. L’indice dei prezzi all’importazione dei beni di consumo a gennaio 2018, rispetto al mese precedente, aumenta dello 0,4% per il mercato totale, dell’1,1% per l’Area euro e diminuisce dello 0,1% per l’Area non euro. Rispetto a gennaio 2017 in termini tendenziali aumenta dello 0,1% per il mercato totale e dello 0,7% per l’Area euro mentre diminuisce dello 0,4% per l’Area non euro. Il raggruppamento dei beni strumentali, in termini congiunturali, diminuisce del 2,4% per il mercato totale, dell’1,7% per l’Area euro e del 3,5% per l’Area non euro; in termini tendenziali l’indice diminuisce del 2,2% per il mercato totale, dell’1,2% per l’Area euro e del 3,6% per l’Area non euro. Per i beni intermedi l’indice dei prezzi registra, in termini congiunturali, una diminuzione dello 0,3% per il mercato totale, dello 0,1% per l’Area euro e dello 0,6% per l’Area non euro; rispetto a gennaio 2017 l’indice registra un aumento dell’1,1% per il mercato totale, del 1,6% per l’Area euro e dello 0,4% per l’Area non euro. L’indice dei prezzi all’importazione relativo all’energia, rispetto al mese precedente aumenta del 7,2% per il mercato totale, del 2,2% per l’Area euro e del 7,6% per l’Area non euro; in termini tendenziali l’indice registra un aumento del 13,2% per il mercato totale, del 4,9% per le importazioni provenienti dall’Area euro e del 13,9% per l’Area non euro.



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I prezzi all’importazione segnano, nell’ambito delle attività manifatturiere, il tasso di crescita tendenziale più elevato, per quel che riguarda l’Area euro, nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+7,9%) e nell’industria del legno, della carta e stampa (+4,7%), mentre, per l’Area non euro nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+16,7%) e nei settori dell’Industria del legno, della carta e stampa (+12,2%). Il calo tendenziale più marcato risulta per l’Area euro nel settore della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-10,4%) mentre per l’Area non euro nelle Industrie alimentari, bevande e tabacco (-3,2%).

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