Prezzi all’import dei prodotti industriali: +0,4% su gennaio
Prezzi all’import dei prodotti industriali: +0,4% su gennaio


Secondo quanto comunicato dall’ISTAT, a febbraio 2017 l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 5,7% nei confronti di febbraio 2016. L’indice dei prezzi all’importazione dei beni di consumo a febbraio 2017 rimane invariato, rispetto al mese precedente, per il mercato totale, presenta una variazione negativa dello 0,1% per l’Area euro, mentre presenta una variazione positiva dello 0,1% per l’Area non euro. Rispetto a febbraio 2016, l’indice registra un aumento dello 0,7% per il mercato totale, dello 0,9% per l’Area euro e dello 0,5% per l’Area non euro. Il raggruppamento dei beni strumentali, in termini congiunturali, presenta una variazione positiva dello 0,3% per il mercato totale, dello 0,4% per l’aera euro e dello 0,2% per l’Area non euro; in termini tendenziali l’indice cresce dello 0,1% per il mercato totale, dello 0,4% per l’Area non euro, invece diminuisce dello 0,1% per l’Area euro. Per i beni intermedi l’indice dei prezzi registra, in termini congiunturali, un aumento dello 0,7% per il mercato totale, per l’Area euro e per l’Area non euro; rispetto a febbraio 2016 l’indice registra un aumento del 2,6% per il mercato totale, del 2,9% per l’Area euro e del 2,3% per l’Area non euro. L’indice dei prezzi all’importazione relativo all’energia registra, rispetto al mese precedente un aumento dello 0,8% per il mercato totale, dello 0,4% per l’Area euro e dello 0,7% per l’Area non euro; in termini tendenziali l’indice registra un aumento del 32,5% per il mercato totale, del 33,8% per le importazioni provenienti dall’Area non euro e del 4,1% per l’Area euro. I prezzi all’importazione segnano, nell’ambito delle attività manifatturiere, il tasso di crescita tendenziale più elevato, per quel che riguarda l’Area euro, nei settori della Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) (+6,7%)  e nella Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+6,0%) mentre, per l’Area non euro, nei settori della Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+17,1%) e nei settori della Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) (+7,4%). Il calo tendenziale più marcato risulta per l’Area euro nel settore della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-3,5%) e per quella non euro nell’industria del legno, della carta e stampa (-2,5%).



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