Commercio estero extra UE: a novembre export -4,2% su mese e -3,7% su anno
Commercio estero extra UE: a novembre export -4,2% su mese e -3,7% su anno


Era chiaro che il mese successivo alla mega commessa di cantieristica navale non poteva certo ripetere l’exploit precedente. Però occorre notare che, al netto di questa commessa, anche a ottobre le nostre esportazioni verso i Paesi extra UE arrancavano e cominciavano a sentire il peso della frenata del commercio globale, oltre che dei dazi USA. Anche se in misura minore rispetto ad altro competitor. E i dati di novembre lo confermano. Senza la cantieristica infatti, la flessione dell’export è meno ampia (-1,1% su mese, -2,1% su anno). Il calo tendenziale delle vendite di macchinari, metalli e prodotti dell’elettronica contribuisce per due punti percentuali alla flessione su base annua delle esportazioni. I prezzi all’importazione segnano un’attenuazione della flessione su base annua (-2,1% da -3,8% di ottobre), dovuta al ridimensionamento del calo tendenziale dei prezzi dell’energia, più marcato nell’area non euro. Ma passiamo ai dati. Secondo quanto comunicato dall’ISTAT, a novembre 2019 si stima una flessione congiunturale delle esportazioni (-4,2%) e una variazione nulla delle importazioni. Il calo congiunturale dell’export è da ascrivere in particolare all’ampia diminuzione delle vendite verso i mercati extra Ue (-8,1%), mentre quella verso l’area Ue è più contenuta (-0,9%). Nel trimestre settembre-novembre 2019 rispetto al precedente si rileva un aumento delle esportazioni (+1,4%) e una lieve contrazione delle importazioni (-0,6%). A novembre 2019 la diminuzione su base annua dell’export è pari a -3,2% e coinvolge sia l’area extra Ue (-3,7%) sia i paesi dall’area Ue (-2,7%). La diminuzione tendenziale dell’import (-5,9%) è principalmente determinata dal forte calo registrato per i mercati extra Ue (-10,6%), mentre per i paesi dell’area Ue la flessione è meno ampia (-2,7%). Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla diminuzione tendenziale dell’export nel mese di novembre si segnalano mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-23,7%), macchinari e apparecchi n.c.a. (-5,5%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-5,1%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (-11,5%). In aumento, su base annua, le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+22,4%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+5,9%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+3,0%). Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura più ampia alla flessione delle esportazioni nazionali sono Stati Uniti (-10,5%), Spagna (-10,8%), Germania (-4,5%), Regno Unito (-8,7%) e Cina (-15,5%), mentre si registra un incremento delle vendite verso Svizzera (+11,4%), Francia (+2,5%), Giappone (+17,8%), Belgio (+9,2%) e Turchia (+13,3%). Nei primi undici mesi del 2019, l’aumento su base annua dell’export (+2,1%) è trainato dalle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+25,8%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,3%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+9,2%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+6,8%). Si stima che il surplus commerciale a novembre 2019 aumenti di 897 milioni di euro (da +3.975 milioni a novembre 2018 a +4.872 milioni a novembre 2019). Nei primi undici mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +47.909 milioni (+83.331 milioni al netto dei prodotti energetici).



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