Commercio estero: a febbraio export -1,1% e +3,4% su anno. Aumenta il surplus
Commercio estero: a febbraio export -1,1% e +3,4% su anno. Aumenta il surplus


Lieve battuta d'arresto dell’export a febbraio. Si temeva il contraccolpo della guerra commerciale tra USA e Cina, così come il rallentamento della Germania, e invece, nonostante tutto, il trend si dimostra tuttora positivo. E proprio dall’Europa arrivano segnali di una sostanziale stabilità. Secondo quanto comunicato dall’Istat, a febbraio 2019 la flessione congiunturale dell’export è diffusa a tutti i principali settori, a eccezione dei beni strumentali dove si registra la vendita di prodotti della cantieristica navale. Il trimestre mobile mostra una lieve flessione congiunturale dell’export, con le vendite verso i Paesi Ue che risultano sostanzialmente stazionarie. Su base annua, i beni di consumo forniscono il contributo più ampio all’aumento dell’export, con una intensa dinamica per le vendite di prodotti dell’industria alimentare, della pelletteria, farmaceutica, e dell’abbigliamento. Come a gennaio, su base annua l’indice totale dei prezzi all’importazione e quello al netto dell’energia mostrano una sostanziale convergenza. MA veniamo ai dati. A febbraio 2019 si stima una flessione congiunturale per le esportazioni (-1,1%), mentre le importazioni risultano stazionarie. La diminuzione congiunturale dell’export è marcata verso i mercati extra Ue (-2,3%), mentre quella verso l’area Ue è solo lievemente negativa (-0,2%). Nel trimestre dicembre 2018-febbraio 2019, rispetto al precedente, si registra una riduzione di entrambi i flussi, significativamente più intensa per le importazioni (-1,7%) che per le esportazioni (-0,2%). A febbraio 2019 l’aumento dell’export su base annua è pari a +3,4% e coinvolge sia l’area extra Ue (+6,0%) sia, in misura più contenuta, i paesi Ue (+1,6%). Analogamente la crescita dell’import (+3,3%) è determinata prevalentemente dall’incremento degli acquisti dai paesi extra Ue (+5,6%). Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export nel mese di febbraio, si segnalano mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+20,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+9,7%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+12,2%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+8,9%). In diminuzione, su base annua, le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (-27,9%) e di autoveicoli (-5,4%). Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente all’incremento delle esportazioni sono Stati Uniti (+20,6%), Regno Unito (+19,6%), Svizzera (+16,5%), Germania (+3,1%) e Giappone (+20,2%). Nei primi due mesi del 2019, la crescita tendenziale dell’export è pari a +3,2% ed è sospinta da macchinari e apparecchi n.c.a (+4,1%), prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori (+6,5%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+4,4%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,8%). Si stima che il surplus commerciale aumenti di 169 milioni di euro (da +3.098 milioni a febbraio 2018 a +3.268 milioni a febbraio 2019). Nei primi due mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +3.593 milioni (+10.420 milioni al netto dei prodotti energetici).



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