ICC Confcommercio: a marzo consumi -0,7% su mese e -0,2% su anno
ICC Confcommercio: a marzo consumi -0,7% su mese e -0,2% su anno


A marzo 2019 l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è diminuito dello 0,7% in termini congiunturali crescendo dello 0,2% nel confronto con lo stesso mese del 2018. In termini di media mobile a tre mesi si consolida la tendenza al ripiegamento. La diminuzione dello 0,7% registrata in termini congiunturali dall’ICC, nel mese di marzo, è sintesi di una flessione sia della domanda relativa ai servizi (-0,3%) sia di quella per i beni (-0,9%). Il dato è espressione di una generalizzata tendenza al ridimensionamento delle diverse macro-funzioni di spesa. L’unica variazione positiva si è rilevata per i beni e i servizi ricreativi (+0,2%). Per contro, la diminuzione più sensibile ha interessato i beni e i servizi per la mobilità (-3,2% sul mese precedente). Tra le altre voci, rallentamenti di una certa entità hanno riguardato gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (-0,8%), gli alimentari le bevande ed i tabacchi (-0,4%) e i beni e i servizi per la cura della persona (-0,4%). Di entità più modesta sono state le cadute delle altre funzioni di consumo.



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Le dinamiche tendenziali
A marzo 2019 l’ICC è risultato, nel confronto su base annua, in aumento dello 0,2% evidenziando un netto rallentamento rispetto ai mesi precedenti. Il dato deriva da un’evoluzione positiva della domanda relativa ai servizi (+1,5%) a cui si è contrapposto un calo della spesa per i beni (-0,4%). Sull’andamento di quest’ultima componente ha influito il deciso ridimensionamento della domanda per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-2,6%). Nel confronto con lo stesso mese del 2018 l’aumento più significativo si è registrato per i beni e i servizi per le comunicazioni (+5,3%), al cui interno i beni ed i servizi per l’ICT continuano ad avere una tendenza fortemente espansiva. Andamenti positivi di una certa entità si sono registrati anche per i beni e i servizi per la mobilità (+1,5%), per gli alberghi i pasti e le consumazioni fuori casa (+1,1%) e per i beni e i servizi ricreativi (+0,9). Decisamente più contenuti sono risultati i tassi di crescita per le altre funzioni di spesa.
Prezzi: probabile un +0,9% su anno
Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di aprile 2019 si stima, in termini congiunturali, un aumento dello 0,1%. Nel confronto con lo stesso mese del 2018 il tasso d’inflazione dovrebbe collocarsi allo 0,9%, in modesta discesa rispetto a marzo.   

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