Export regioni italiane: nel II trim. Nord-est -0,4% e Nord-ovest +2,6%
Export regioni italiane: nel II trim. Nord-est -0,4% e Nord-ovest +2,6%


E’ a macchia di leopardo la cartina geografica delle esportazioni del territorio italiano. Infatti, secondo quanto comunicato dall’ISTAT, nel secondo trimestre 2017, rispetto ai tre mesi precedenti, l'export risulta in crescita per le regioni nord-occidentali (+2,6%) e per l’Italia centrale (+1,8%) mentre è in diminuzione per l’Italia meridionale e insulare (-1,9%) e per le regioni nord-orientali (-0,4%). Rispetto ai primi sei mesi del 2016, nel periodo gennaio-giugno 2017 si rilevano dinamiche di crescita dell’export intense e diffuse. A fronte di un aumento medio nazionale dell’8,0%, l’incremento delle vendite sui mercati esteri risulta di maggiore intensità per le regioni delle aree insulare (+36,2%), nord-occidentale (+9,1%) e centrale (+8,8%). E’ comunque sostenuto per le regioni dell’area nord-orientale (+5,6%) mentre risulta più contenuto per l’area meridionale (+0,5%). Nei primi sei mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tra le regioni che forniscono un contributo positivo all’incremento delle esportazioni nazionali si segnalano: Lombardia (+7,4%), Piemonte (+11,3%), Emilia-Romagna (+6,4%), Veneto (+6,1%), Lazio (+15,5%), Toscana (+8,8%), Sicilia (+30,3%), Sardegna (+47,5%) e Liguria (+19,7%). Le regioni che forniscono un contributo negativo sono Basilicata (-10,1%), Molise (-39,8%), Friuli-Venezia Giulia (-1,0%) e Marche (-1,2%). Per quanto concerne la dinamica dell’export nazionale verso i mercati extra Ue (+9,1%), le regioni che determinano in misura maggiore questo risultato sono: Lombardia (+7,6%), Piemonte (+15,9%), Lazio (+27,7%), Toscana (+9,9%), e Sicilia (+42,9%). Si segnala un aumento anche per Sardegna (+55,4%), Liguria (+27,5%) e Valle d’Aosta (+24,9%). L’analisi regionale per mercati di sbocco mostra che nei primi sei mesi del 2017 le vendite dalla Lombardia verso gli Stati Uniti (+15,9%), dal Piemonte verso la Cina (+92,6%) e da Lazio e Lombardia verso la Germania (rispettivamente +42,8% e +6,1%) forniscono un impulso positivo all’export nazionale, mentre flettono le vendite del Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti (-24,9%) e del Lazio verso il Belgio (-15,1%). L’analisi congiunta per settore e regione di provenienza della merce, svolta considerando anche il contributo alla variazione complessiva delle esportazioni nazionali, mostra, nel primo semestre 2017, un aumento delle vendite di autoveicoli dal Lazio (+226,9%) e dal Piemonte (+40,5%), di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalla Lombardia (+40,5%) e di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia (+43,9%) e Sardegna (+49,7%). Nello stesso periodo, la diminuzione delle esportazioni di mezzi di trasporto - autoveicoli esclusi - dal Friuli-Venezia Giulia (-36,1%) e di autoveicoli dalla Basilicata (-17,0%) fornisce un contributo negativo alle vendite nazionali sui mercati esteri. Nei primi sei mesi dell’anno, la positiva performance all’export delle province di Frosinone, Torino, Milano, Monza e Brianza, Siracusa e Cagliari contribuisce positivamente all’export nazionale. I maggiori contributi negativi provengono da Trieste e Latina.



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