Eurozona: produzione industriale -0,5% su mese e -2,2% su anno

Secondo quanto comunicato dall’Eurostat, a ottobre 2019 rispetto al mese precedente, la produzione industriale destagionalizzata è diminuita dello 0,5% nell'area dell'euro (EA19) e dello 0,4% nell'UE28. A settembre 2019, la produzione industriale era diminuita dello 0,1% nell'area dell'euro ed è aumentata dello 0,1% nell'UE28. Su base annua, la produzione industriale è diminuita del 2,2% nell'area dell'euro e dell'1,7% nell'UE28.

Confronto mensile per gruppo industriale e per Stato membro
Nell'eurozona a ottobre 2019, rispetto a settembre 2019, la produzione di “beni capitali” è diminuita del 2,0% e l'energia dello 0,7%, mentre la produzione di “beni di consumo non durevoli” è aumentata dello 0,4%, i beni intermedi dello 0,6% e i “beni di consumo durevoli” dell'1,9%. Nell'UE28, la produzione di “beni capitali” è diminuita dell'1,6% e l'energia dello 0,4%, mentre la produzione di “beni di consumo non durevoli” è aumentata dello 0,2%, i “beni intermedi” dello 0,4% e i “beni di consumo durevoli” dell'1,5%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, le maggiori diminuzioni della produzione industriale sono state registrate in Danimarca e Grecia (entrambe -2,6%), e in Lettonia e Lituania (entrambe -2,3%). Gli aumenti più elevati sono stati osservati in Portogallo (+3,1%), Slovenia (+2,0%) e Polonia (+ 1,1%). L’Italia ha fatto registrare un -0,3%, la Germania un -1,5%, la Spagna un -0,4% e la Francia un +0,5%.

Confronto annuale per gruppo industriale e per Stato membro
Nell'area dell'euro a ottobre 2019, rispetto a ottobre 2018, la produzione di “beni intermedi” e di “beni capitali” è diminuita del 3,6% e l’energia del 2,5%, mentre la produzione di “beni di consumo durevoli” è aumentata dello 0,9% e i “beni di consumo non durevoli” del 2,7%. Nell'UE28, la produzione di “beni intermedi” è diminuita del 3,0%, di “beni strumentali” del 2,8% e dell'energia del 2,6%, mentre la “produzione di beni di consumo durevoli” è aumentata dell'1,7% e di “beni di consumo non durevoli” del 2,7%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, le maggiori diminuzioni della produzione industriale sono state registrate in Germania (-6,3%), Estonia, Romania e Slovacchia (tutte -3,9%). Gli aumenti più elevati sono stati osservati in Ungheria (+ 6,5%), Irlanda (+5,9%) e Polonia (+3,4%). Rimarcato il crollo della Germania, l’Italia ha fatto registrare un -2,4%, la Spagna un -1,5% e la Francia un +0,1%.