Secondo quanto comunicato dall’Eurostat, a ottobre 2018 rispetto al mese precedente, la produzione industriale destagionalizzata è aumentata dello 0,2% sia nell'eurozona (EA 19) sia nell'UE28. A settembre 2018, la produzione industriale era diminuita dello 0,6% nell'area dell'euro e dello 0,4% nell'UE28. A ottobre 2018 rispetto a ottobre 2017, la produzione industriale è aumentata dell'1,2% nell'area dell'euro e dell'1,3% nell'UE28.
Confronto mensile per settore industriale e per Stato membro
Nell'eurozona a ottobre 2018, rispetto a settembre 2018, la produzione di “beni capitali” è aumentata dell'1,0%, i “beni di consumo durevoli” dello 0,4% e i “beni intermedi” dello 0,2%, mentre la produzione di “beni di consumo non durevoli” è rimasta stabile e la produzione di “energia” è diminuita dell'1,7%. Nell'UE28, la produzione di “beni capitali” è aumentata dello 0,8%, di “beni di consumo durevoli” dello 0,6%, di “beni intermedi” e di “beni di consumo non durevoli” dello 0,3%, mentre la produzione di “energia” è diminuita dell'1,4%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori aumenti sono stati registrati in Lituania (+7,4%), Slovenia (+2,5%), Ungheria e Svezia (entrambi +2,1%). Le diminuzioni maggiori sono state osservate in Finlandia (-2,6%), Grecia (-1,5%), Lettonia (-1,2%) e Repubblica Ceca (-1,1%). L’Italia ha fatto registrare un +0,1% mentre la Germania un sorprendente -0,6%.
Confronto annuale per settore industriale e per Stato membro
Nell'area dell'euro nell'ottobre 2018, rispetto a ottobre 2017, la produzione di “beni strumentali” è aumentata del 3,7% e di “beni di consumo non durevoli” dell'1,2%, mentre la produzione di “beni di consumo durevoli” è rimasta stabile. La produzione di “beni intermedi” è diminuita dello 0,4% e l'energia del 3,1%. Nell'UE28, la produzione di “beni capitali” è cresciuta del 3,3%, di “beni di consumo non durevoli” dell'1,5%, di “beni di consumo durevoli” dell'1,2% e di “beni intermedi” dello 0,1%, mentre la produzione di “energia” è diminuita dell'1,7%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori incrementi sono stati registrati in Lituania (+9,2%), Irlanda (+6,1%) e Polonia (+5,0%). Le diminuzioni maggiori sono state osservate in Croazia (2,4%), Lettonia (-1,9%) e Grecia (-1,0%). L’Italia ha fatto registrare un +1,0%, stesso dato della Germania, mentre la Francia scivola con un -0,6%.