Produzione industriale: ad agosto +0,3% su mese ma -1,8% su anno
Produzione industriale: ad agosto +0,3% su mese ma -1,8% su anno


Per usare un’espressione molto diffusa recentemente, il dato della produzione industriale di agosto è un “pannicello caldo” rispetto alla tendenza che risulta in calo da inizio inverno del 2017. Infatti, è da allora che, pur con qualche lieve risalita, la direzione intrapresa dall’indicatore vira verso il basso e non sembra proprio aver intenzione di invertire la rotta. Occorre infatti tener conto che la componente interna dei consumi è sempre troppo bassa per supportare il mercato, mentre si iniziano a sentire gli effetti della crisi del commercio mondiale, con riverbero diretto sul nostro export. In questo scenario di fondo, secondo l’Istat ad agosto 2019 si osserva una lieve crescita congiunturale della produzione industriale, dopo due mesi di cali. Nella media degli ultimi tre mesi, peraltro, la dinamica congiunturale resta negativa. In termini tendenziali, prosegue la contrazione dell’indice corretto per gli effetti di calendario, che presenta un segno negativo per il sesto mese consecutivo. A livello settoriale si conferma ad agosto 2019 il maggiore dinamismo dei beni di consumo, in particolare dei beni durevoli, il solo comparto in crescita in termini sia congiunturali sia tendenziali. Nel complesso dei primi otto mesi dell’anno si registra una diminuzione della produzione, sia in termini grezzi sia al netto degli effetti di calendario. Ma veniamo ai dati. Ad agosto 2019 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,3% rispetto a luglio. Nella media del trimestre giugno-agosto, invece, la produzione mostra una flessione dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali nei comparti dei beni strumentali (+0,4%) e dei beni di consumo (+0,3%); variazioni negative registrano, invece, l’energia (-0,9%) e i beni intermedi (-0,5%). Corretto per gli effetti di calendario, ad agosto 2019 l’indice complessivo è diminuito in termini tendenziali dell’1,8% (i giorni lavorativi sono stati 21, contro i 22 di agosto 2018). Nella media dei primi otto mesi dell’anno l’indice ha registrato una flessione tendenziale dello 0,9%. Su base tendenziale e al netto degli effetti di calendario, ad agosto 2019 si registra una contenuta crescita per l’energia (+1,8%) e una più lieve per i beni di consumo (+0,7%); diminuiscono, in misura marcata, i beni strumentali (-4,9%) e i beni intermedi (-3,1%). I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono i prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,6%), le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+6,1%) e l’industria del legno, della carta e stampa (+5,5%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-11,3%), nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (-8,8%) e nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-6,9%).   



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